Dopo un lungo periodo di cecità da un occhio, la signora Anna Maria De Luca, 66enne residente ad Ariccia, provincia di Roma, ha finalmente ritrovato la vista grazie a una tecnica oculistica innovativa e di produzione italiana.

La tecnica della Cheratoprotesi

La soluzione è stata la Cheratoprotesi, un dispositivo biologico a lungo termine che offre una soluzione alternativa al trapianto di cornea in situazioni complesse.

In particolare, questa tecnica si è dimostrata efficace nei casi in cui il trapianto di cornea tradizionale non era un’opzione praticabile.

Il ritorno della vista grazie alla cornea artificiale

Gli esperti hanno utilizzato una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato su un supporto osseo, rivestito con mucosa buccale del paziente.

Questo approccio ha permesso il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata, causata da varie condizioni come leucoma vascolarizzato, che aveva privato la signora De Luca della sua vista per così tanto tempo.

Asl Roma 6 e Ospedale dei Castelli Romani

Grazie all’impegno della Asl Roma 6 e dell’Ospedale dei Castelli Romani, il Lazio si è affermato come punto di riferimento nazionale e internazionale per questa tecnica chirurgica innovativa.

L’expertise e l’infrastruttura messe a disposizione hanno reso possibile l’intervento che ha restituito la vista alla signora De Luca, fornendo un’opzione di trattamento che prima sembrava fuori portata.

Presentazione della nuova tecnica

Il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile Uos Chirurgia vitreo retinica dell’Ospedale dei Castelli, e il dottor Augusto Pocobelli, Primario Oculista presso l’Azienda San Giovanni Addolorata e Responsabile della Banca degli Occhi, hanno presentato oggi questa tecnica rivoluzionaria.

Hanno sottolineato il suo impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti e la sua capacità di risolvere casi che in passato rappresentavano sfide insormontabili.

Una missione per il benessere complessivo

Il commissario straordinario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, ha sottolineato l’importanza di questa tecnica “made in Italy” nel migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Ha evidenziato il focus sull’aspetto emotivo, mentale e sociale oltre ai sintomi fisici, indicando che il successo di questa procedura non riguarda solo il ripristino della vista, ma anche il benessere generale del paziente.

Il sorriso di Anna Maria

Il Direttore Sanitario della ASL ROMA 6, Vincenzo Carlo La Regina, ha concluso sottolineando l’importanza di vedere il sorriso ritrovato della signora Anna Maria come un segno tangibile del successo di questa innovativa procedura chirurgica.

Questo evento non solo rappresenta un trionfo della scienza e della medicina, ma anche un momento di gioia e speranza per tutti coloro che lottano con problemi di vista simili.

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