UE approva la prima insulina settimanale per il trattamento del diabete negli adulti

La Commissione Europea ha recentemente approvato Awiqli, la prima insulina settimanale al mondo, per il trattamento del diabete negli adulti. Questa innovazione, sviluppata da Novo Nordisk, promette di rivoluzionare la gestione della malattia diabetica, migliorando la qualità della vita dei pazienti e offrendo vantaggi ambientali significativi.

Autorizzazione della Commissione Europea

La Commissione Europea (CE) ha concesso l’autorizzazione per l’insulina settimanale, Awiqli di Novo Nordisk, la prima al mondo indicata per il trattamento del diabete negli adulti.

“Il farmaco – spiega una nota – è progettato per coprire il fabbisogno di insulina basale per un’intera settimana con una singola iniezione sottocutanea ed è stato approvato per gli adulti con diabete mellito”.

Novo Nordisk ha inoltre ricevuto le approvazioni normative per Awiqli in Svizzera e Canada per il trattamento sia del diabete di tipo 1 che del diabete di tipo 2 negli adulti.

Impatto della terapia insulinica quotidiana

Oggi la terapia insulinica prevede che il paziente si somministri l’insulina almeno una volta al giorno, con un impatto che va dalla gestione della terapia stessa alla sfera sociale, lavorativa e psicologica della persona e delle loro famiglie.

Questo è legato in particolare alla necessità di dover monitorare e gestire la malattia quotidianamente e di dover programmare l’intera giornata in base a questo.

Il numero di iniezioni può rappresentare un ostacolo importante in termini di qualità di vita e di aderenza alla terapia: i dati mostrano che il 50% delle persone con diabete, che necessitano di terapia insulinica, ritardano di oltre due anni l’inizio del trattamento, con ripercussioni sulla gestione della malattia e delle sue complicanze.

Efficacia clinica dell’insulina settimanale

Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale ha permesso una riduzione della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1c) rispetto all’insulina basale giornaliera, favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2.

Vantaggi ambientali e sociali

“Le malattie croniche non trasmissibili sono collegate agli stili di vita e al contesto in cui si vive, con un impatto anche sulla qualità delle relazioni sociali.

L’ambiente è ormai considerato a tutti gli effetti un determinante di salute soprattutto quando si parla di cronicità – continua la nota.

Anche in quest’ottica, una terapia che passa da una somministrazione giornaliera ad una settimanale, con un considerevole risparmio del numero di penne utilizzate, offre una risposta concreta in tema di sostenibilità ambientale, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2”.

Come ottenere il rimborso del SSN per liste d’attesa sospese: leggi e procedure

Ormai da tanti anni la piaga drammatica delle liste d’attesa troppo lunghe affligge irrimediabilmente il nostro sistema sanitario, costringendo tanti pazienti affetti anche da malattie molto gravi a rivolgersi alla sanità privata per poter effettuare interventi chirurgici ed esami diagnostici.

Il diritto del paziente secondo la legge del 1998

Pochi sanno però che la legge va incontro al cittadino nel caso di mancata osservanza dei tempi massimi previsti per le aziende sanitarie per effettuare una prestazione.

Infatti, nei casi di tempi d’attesa troppo lunghi o di impossibilità di prenotazione, il decreto legislativo 124 del 29 aprile 1998 prevede che il malato possa rivolgersi al privato chiedendo successivamente al SSN il rimborso delle spese effettuate.

Come richiedere il rimborso delle spese

Questo è ciò che dovrebbe sempre accadere quando l’utente si sente rispondere dal Cup che la data per effettuare un esame è molto distante da quella a cui il paziente avrebbe diritto per la patologia di cui si soffre o quando addirittura le liste d’attesa risultano bloccate.

Come ha avuto modo di spiegare recentemente la Federconsumatori, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero professionale intramoenia e avrà sempre diritto al rimborso delle spese sostenute.

Per poter richiedere il rimborso occorre, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore, inviare una apposita richiesta indirizzata al Direttore Generale dell’Azienda di riferimento.

Come presentare la richiesta al Servizio Sanitario Nazionale

Nella richiesta, l’utente dovrà comunicare al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) che provvederà a richiedere ed effettuare la prestazione in regime di attività libero professionale per poi ottenere il rimborso delle spese sostenute, escluso il costo del ticket che in ogni caso l’utente avrebbe dovuto pagare anche se la prestazione fosse stata eseguita a carico del SSN.

In questo modo il costo dell’attività della libera professione intramoenia sarà a carico dell’azienda sanitaria di appartenenza.

La direttiva 2011/24/UE e il diritto alla mobilità sanitaria

È importante sottolineare che i pazienti hanno anche la possibilità di sfruttare la direttiva 2011/24/UE, recepita dall’Italia con il Decreto Legislativo n. 38 del 4 marzo 2014, che garantisce il diritto alla mobilità sanitaria all’interno dell’Unione Europea.

Questo permette ai cittadini di ricevere cure mediche in un altro Stato membro e di ottenere il rimborso delle spese sostenute, secondo le regole del paese di residenza.

Come funziona la direttiva 2011/24/UE

La direttiva consente ai pazienti di accedere a cure mediche in un altro Stato membro dell’UE, anche se non è strettamente necessario per motivi di salute immediati. Il paziente può richiedere il rimborso delle spese sostenute per il trattamento ricevuto all’estero, fino all’importo che sarebbe stato coperto dal sistema sanitario nazionale del proprio paese.

Vantaggi della direttiva

Questo approccio offre ai pazienti una maggiore flessibilità nell’accesso alle cure mediche, riducendo i tempi di attesa e consentendo loro di scegliere il luogo e il momento più adatti per ricevere trattamenti specifici.

Leggi e tutela della salute dei cittadini

Le leggi in questione sono state approvate in ossequio ai dettami costituzionali che prevedono l’esercizio del diritto e della tutela della salute dei cittadini.

L’articolo 32 prevede infatti che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Donne irlandesi si rivolgono alla Romania per trattare l’endometriosi

Nell’affrontare l’endometriosi, un numero crescente di donne irlandesi sta optando per cure specializzate presso cliniche in Romania. Le sfide del sistema sanitario nazionale irlandese e le prospettive future di questo fenomeno in evoluzione.

Cure in Romania per l'endometriosi

Ogni anno, tra 100 e 150 donne irlandesi si dirigono in Romania per sottoporsi a trattamenti per l’endometriosi, mentre il servizio sanitario irlandese lotta con risorse insufficienti.

Questo fenomeno evidenzia una carenza significativa nell’offerta di cure per l’endometriosi nel sistema sanitario nazionale, costringendo le donne a cercare soluzioni oltre confine.

Preferenze per il trattamento all'estero

Una tendenza emergente vede sempre più donne affette da endometriosi preferire cercare cure all’estero in prima istanza, spinti dalla convinzione che possa essere più efficace rispetto alle opzioni disponibili in patria.

Questa preferenza riflette una crescente insoddisfazione nei confronti delle opzioni di trattamento nazionali e alimenta una domanda di soluzioni più avanzate e specializzate.

Metodi chirurgici e implicazioni

Gli esperti concordano che l’escissione, un processo chirurgico che rimuove completamente il tessuto endometriosico, è preferibile rispetto all’ablazione, che può causare complicazioni a lungo termine.

Questa distinzione sottolinea l’importanza di procedure chirurgiche mirate e efficaci nel trattamento dell’endometriosi, fornendo una base per decisioni informate sul percorso terapeutico da intraprendere.

Criticità del sistema sanitario irlandese

La mancanza di chirurghi specializzati e risorse adeguate nel sistema sanitario irlandese porta molte donne a cercare cure all’estero, affrontando difficoltà finanziarie e logistici.

Questo deficit evidenzia una lacuna significativa nella fornitura di servizi di salute riproduttiva e sottolinea la necessità di investimenti e riforme per migliorare l’accesso alle cure per l’endometriosi.

Necessità di migliorare le cure in Irlanda

Esistono iniziative per migliorare la gestione dell’endometriosi in Irlanda, ma si riconosce che più sforzi sono necessari per fornire cure di alta qualità e accessibili sul territorio nazionale.

Questa consapevolezza sottolinea l’importanza di un impegno continuo da parte delle autorità sanitarie e dei decisori politici nel fornire risorse e supporto per affrontare questa sfida sanitaria.

Sfide per i pazienti

Le lunghe liste d’attesa e la mancanza di specialisti contribuiscono a ritardi nella diagnosi e nel trattamento dell’endometriosi, lasciando molte donne senza cure adeguate e costrette a cercare assistenza all’estero.

Queste sfide mettono in evidenza l’urgente necessità di rafforzare la capacità del sistema sanitario irlandese di affrontare le esigenze dei pazienti con endometriosi, garantendo un accesso tempestivo e appropriato alle cure.

Fonte:

Completata l’acquisizione di American Heart of Poland da parte del Gruppo San Donato

Il Gruppo San Donato ha recentemente finalizzato l’acquisizione della quota di maggioranza in American Heart of Poland, il più grande fornitore indipendente di cure cardiovascolari in Europa e uno dei principali erogatori di assistenza sanitaria privata in Polonia, con un’operazione dal valore di 350 milioni di euro.

Sinergie internazionali

L’unione dei due gruppi si prospetta sinergica, secondo quanto affermato da Kamel Ghribi, Presidente di Gksd Investment Holding e vice presidente del Gruppo San Donato.

Ghribi ha sottolineato l’importanza straordinaria dell’acquisizione nel contesto dell’Unione Europea, enfatizzando come ciò rafforzi la presenza internazionale del Gruppo e sviluppi eccellenti sinergie nel settore della cardiologia e non solo.

Il profilo del Gruppo San Donato

Il Gruppo San Donato, il più grande gruppo sanitario privato italiano e il principale gruppo sanitario europeo specializzato in cure acute, formazione medica e ricerca, possiede una rete di 58 centri medici, ospedali universitari e istituti di ricerca all’avanguardia a livello mondiale.

L’Università Vita Salute San Raffaele, affiliata al Gruppo, vanta 22 programmi di master e formazione a livello di dottorato, contribuendo all’eccellenza nel settore.

Il Gruppo San Donato è noto anche per essere un pioniere nella terapia genica e cellulare a livello globale, trattando oltre 5 milioni di pazienti annualmente, effettuando oltre 14 milioni di procedure e impiegando oltre 7mila professionisti medici.

Il ruolo chiave di Gksd Investment Holding

Gksd Investment Holding, presieduta da Kamel Ghribi, gestisce un portafoglio diversificato di società operative in Italia, apportando valore aggiunto per gli stakeholder grazie al suo unico know-how nel settore.

GKSD opera in diversi settori, con particolare attenzione a servizi immobiliari, ingegneria, energia, approvvigionamento e consulenza sanitaria.

American Heart of Poland

American Heart of Poland ha registrato una crescita organica dei ricavi di oltre 2,5 volte negli ultimi 3 anni, portando i ricavi a circa 250 milioni di euro.

L’azienda, beneficiando del consolidamento del mercato, mira a stimolare ulteriormente la crescita del gruppo.

Prevede di raddoppiare le proprie attività con investimenti superiori a 225 milioni di euro, con l’obiettivo di fornire assistenza medica di livello mondiale.

Carenza di farmaci, emergenza senza precedenti a livello globale

Ictus, attacchi di cuore, cancro e diabete: la grave carenza di farmaci essenziali per il trattamento sta colpendo pazienti, farmacisti, medici e professionisti sanitari.

Scarsezza di farmaci per il diabete

Con il crescente aumento della domanda, era prevedibile che l’EMA e successivamente l’AIFA segnalassero la carenza di due farmaci fondamentali per adulti affetti da diabete II: il semaglutide e il liraglutide.

La casa produttrice ha ufficialmente comunicato la decisione di ridurre la fornitura di liraglutide al fine di agevolare un incremento nella disponibilità di semaglutide. Quest’ultimo, utilizzato off-label per la gestione della perdita di peso, si presenta ora come un’opzione difficilmente reperibile sugli scaffali.

Questo episodio rappresenta solamente uno dei molti casi riportati, evidenziando ulteriormente la problematica annuale relativa a come fronteggiare la carenza di medicinali.

Carenza di farmaci negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, l’ASCO sta adottando misure urgenti per fronteggiare la carenza di farmaci antitumorali, un problema già esistente prima della pandemia da COVID-19 e che al momento non coinvolge direttamente l’Europa.

L’FDA ha identificato oltre 141 farmaci mancanti negli Stati Uniti, compresi antiasmatici, antibiotici (come l’amoxicillina e la penicillina), farmaci contro reazioni allergiche e vasodilatatori.

La crisi coinvolge anche farmaci antitumorali, raggiungendo “livelli senza precedenti” secondo un gruppo di 44 esperti convocati dalla Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO).

Questi esperti hanno redatto recentemente linee guida su come gestire i pazienti di fronte alle attuali carenze di farmaci antitumorali, le quali sono state pubblicate su JCO Oncology Practice.

Aumento delle malattie respiratorie in Cina

Le attuali condizioni stagionali invernali pongono notevoli sfide nel soddisfare le esigenze della popolazione.

In particolare, c’è crescente preoccupazione per l’aumento dei casi di polmonite non diagnosticata nei bambini e per l’aumento complessivo delle malattie respiratorie in Cina, suscitando richieste di chiarimenti da parte dell’OMS.

È interessante notare che la pandemia del 2019 ebbe origine da segnalazioni simili di polmonite non diagnosticata, come riportato dall’agenzia Reuters.

Secondo l’OMS, quest’anno si osserva complessivamente un incremento delle malattie respiratorie rispetto a tre anni fa.

Analisi di Nomisma sulla scomparsa dei fornitori di farmaci in Italia

Il Report 2023 dell’Osservatorio Nomisma “Sistema dei farmaci generici in Italia” presenta dati inquietanti: nell’arco di 10 anni, l’Europa ha perso il 26% dei farmaci equivalenti, il 33% degli antibiotici e il 40% dei farmaci oncologici.

Nel contesto degli antibiotici, si evidenzia la scomparsa di 16 tipologie in Polonia, 11 in Spagna e 10 in Francia.

In Italia, la situazione è critica con la diminuzione da 10 a 3 fornitori per un antibiotico e da 18 a 2 per un antitumorale in un decennio.

Nomisma sottolinea l’impatto significativo sulla popolazione e sollecita un alleggerimento della pressione nel settore farmaceutico.

Aggressioni ai farmacisti

Secondo un sondaggio condotto dalla Comunità Europea dei Farmacisti (PGEU) in 29 paesi europei, il 100% dei farmacisti interpellati ha segnalato una carenza di medicinali nel 2022.

La maggioranza ha notato un peggioramento della situazione nell’anno precedente (75,86%), mentre il restante 24,14% ha riferito che la situazione è rimasta invariata.

Si stanno verificando episodi di forte nervosismo, come evidenziato nel Regno Unito dal rappresentante di un’associazione indipendente di farmacie, la NPA, che ha riportato al Parlamento britannico numerosi casi di aggressioni da parte di pazienti ai farmacisti a causa della mancanza di determinati farmaci sugli scaffali.

Il Comitato di Negoziazione dei Servizi Farmaceutici (PSNC) aveva già denunciato questa problematica lo scorso aprile in seguito a un’indagine condotta tra i farmacisti del Regno Unito.

Tuttavia, resta da indagare sulle cause sottostanti alla carenza di farmaci.

Cause della carenza di farmaci e interventi proposti

In merito alle ragioni dietro questa emergenza, un articolo pubblicato su Lancet ha fornito una sintesi focalizzandosi su diversi punti critici:

  1. Aumento della domanda: La richiesta crescente, come nel caso del semaglutide, è stata innescata da una moda per la perdita di peso diventata virale su TikTok.

  2. Vincoli di produzione: Problemi quali contaminazione e attrezzature difettose hanno contribuito ai limiti nella produzione.

  3. Pandemie multiple: Gli impatti cumulativi di epidemie come influenza, virus sinciziale respiratorio e COVID-19 hanno generato carenze di farmaci essenziali, tra cui l’amoxicillina.

  4. Concentrazioni geografiche: Concentrazioni accentuate nella capacità di produzione degli ingredienti farmaceutici attivi (API) in determinate regioni rappresentano un rischio per la catena di approvvigionamento.

  5. Interruzioni di produzione in regioni chiave: Le interruzioni nelle aree geografiche cruciali, con particolare enfasi su Cina ed India, hanno avuto un impatto significativo.

  6. Ambiente commerciale: Nel contesto dei farmaci generici fuori brevetto, la mancanza di interesse da parte dei produttori potrebbe derivare da prezzi bassi e crescenti costi, rendendo l’investimento poco conveniente.

Uno studio tedesco pubblicato su Research in Social and Administrative Pharmacy ad agosto ha evidenziato ulteriori “cause di livello superiore”, legate a regolamentazioni vigenti, valori e processi interni delle aziende farmaceutiche, dinamiche di mercato e fattori macroeconomici.

Le proposte per mitigare la carenza di farmaci includono il miglioramento dei processi aziendali e la diversificazione dei criteri di appalto, con particolare attenzione alla situazione in Germania, che rappresenta il quarto mercato mondiale di medicinali.

Iniziative della Commissione Europea per mitigare la carenza

Per affrontare la carenza di farmaci, la Commissione Europea ha annunciato diverse iniziative.

Dal 2024, istituirà un’Alleanza per i Medicinali Critici per sostenere l’autonomia della catena di approvvigionamento europeo.

Sarà implementato un meccanismo di solidarietà volontaria europea per facilitare il trasferimento di medicinali nei Paesi con carenze, con l’obiettivo di creare una Lista dell’Unione di medicinali critici entro la fine del 2023.

Nel 2024, si prevede l’introduzione del Critical Medicines Act, con uno studio preparatorio in programma entro la fine del 2023 per la successiva valutazione di impatto.

Tuttavia, c’è l’auspicio che queste iniziative non subiscano interruzioni o ritardi a causa delle elezioni europee.

Va notato che la carenza non è limitata solo ai medicinali.

All’inizio dell’anno, la Commissione Europea ha istituito il Gruppo di Coordinamento sulle Carenze di Dispositivi Medici (MDSSG) per coordinare azioni tempestive all’interno dell’Unione in risposta a carenze di dispositivi medici.

Fonte:

Sanità, liste di attesa infinite: quando si ha diritto alle prestazioni (e al rimborso)

Dato l’importante rilevanza dell’argomento e la complessità dei contenuti tecnici trattati, riportiamo integralmente l’articolo redatto dall’avvocato Antonio Serpetti di Querciara, pubblicato sul Corriere della Sera il 17 dicembre 2023.

Sanità e Liste d'Attesa: Un'Analisi Critica

Il problema delle liste d’attesa e delle cure indifferibili e urgenti è stato affrontato anche dalla giurisprudenza della Suprema Corte, che ha esaminato il caso delle spese sanitarie sostenute all’estero dal malato che non sia riuscito a ottenere una terapia in tempi brevi.

Il Principio Costituzionale dell'Articolo 32 e il Diritto al Rimborso

In applicazione dell’articolo 32 della Costituzione, il cittadino che versa in condizioni di salute di estrema gravità e che richiedano cure urgenti e qualificate — qualora sia costretto a ricorrere a strutture non convenzionate poiché le strutture pubbliche sono impossibilitate a rendere le prestazioni necessarie — ha il diritto al rimborso delle spese sostenute dal SSN. In tal caso, non possano ostarvi atti amministrativi presupposti e adempimenti burocratici incompatibili con la gravità delle condizioni di salute, in quanto gli stessi sarebbero affetti da illegittimità e, conseguentemente, devono essere disapplicati.

Il Parere del Consiglio di Stato

La Suprema Corte ha annullato con rinvio la sentenza con cui era stata rigettata la domanda di rimborso di un intervento chirurgico presso un centro specializzato estero. È stato ritenuta irrilevante la mancata integrazione della condizione prevista dall’art. 2 del D.M.03/11/1989, richiamato dal D.M. 30/08/1991, cioè dell’essere rimasto l’interessato in lista d’attesa in almeno due strutture pubbliche o convenzionate con il SSN per un periodo superiore a quello massimo ivi previsto (Cass., sez. I, 16/07/1999, n. 7537).

Diritto Assoluto alla Salute: Cassazione e Consiglio di Stato

Inoltre, la Cassazione ha ritenuto che, con riferimento al bene salute, è individuabile un nucleo essenziale, in ordine al quale si sostanzia un diritto soggettivo assoluto e primario, volto a garantire le condizioni di integrità psico-fisica delle persone bisognose di cura, allorquando ricorrano condizioni di indispensabilità, gravità ed urgenza non altrimenti sopperibili, a fronte delle quali è configurabile un mero potere accertativo della Pubblica amministrazione in ordine alla ricorrenza di dette condizioni (Cass. SS.UU. 17461/2006).

Libertà di Cura e Diritto alla Salute

A maggior riprova, il Consiglio di Stato ha autorevolmente affermato, in materia di assistenza sanitaria, che il principio della libertà di cura è in piena sintonia con il disposto dell’art. 32 Cost. Infatti, sussiste il diritto del paziente a vedersi riconosciuto il trattamento medico a lui consigliato dal medico curante quando questo non è assicurato da strutture mediche nazionali e non sia in discussione la specialità della cura prescritta ovvero la sua adeguatezza. Nel diritto alla salute, costituzionalmente garantito, è compresa anche tale facoltà in quanto, dalla sua negazione discenderebbe la necessità di sottoposizione a trattamenti sanitari diversi da quelli prescritti con una restrizione insopprimibile dei diritti di malato.

Aspetto Critico delle Liste d’Attesa: Il Tribunale di Bari Interviene

Altro aspetto di rilevante criticità è dato dalla lunghezza delle liste d’attesa nel caso in cui si dovesse fruire urgentemente di una terapia salvavita. In tale caso, il Tribunale di Bari, adito con ricorso ex art. 700 c.p.c., ha ordinato l’immediata erogazione di una terapia in favore di un paziente, posto in lista di attesa, sulla base della considerazione che lo stesso avrebbe dovuto conseguire, in via immediata, un risultato terapeutico in relazione alla probabilità che la stessa terapia fosse idonea ad assicurare il prolungamento della sua esistenza in vita e, comunque, il miglioramento delle sue condizioni cliniche. Per tali motivazioni, il giudice barese ha ordinato alla Azienda Unità Sanitaria Locale e all’ospedale materialmente tenuto alla erogazione della terapia l’immediata somministrazione in favore del ricorrente delle prestazioni di chemioterapia e radioterapia, nella misura e per il periodo risultante dalla certificazione del medico curante.

Rimedi Contro le Liste d'Attesa: Cure all'Estero e Ricorso Giudiziario

Alla luce di quanto esposto, è possibile identificare due rimedi contro le lunghissime liste d’attesa. Il primo consiste nel ricorrere a cure all’estero a spese del servizio sanitario nazionale (ovviamente nei casi e nei limiti indicati dalla legge e meglio definiti dalla Cassazione e dal Consiglio di Stato). L’altro è rappresentato dal ricorso ex art. 700 c.p.c. del paziente all’Autorità Giudiziaria, affinché il Tribunale ordini l’immediata erogazione, in suo favore, della prestazione sanitaria necessaria, urgente ed indifferibile.

Fonte:

Turismo Medico, panorama globale dell’assistenza sanitaria

Il panorama sanitario globale sta attraversando una rivoluzione con l’emergere e la crescente popolarità del turismo medico. Questa pratica, che consiste nel viaggiare all’estero per ricevere cure mediche, ha guadagnato terreno grazie al suo rapporto costo-efficacia, all’accesso a trattamenti specializzati e servizi sanitari di alta qualità. 

Dimensione e quote di mercato

Nel 2022, la dimensione del mercato del turismo medico è stata stimata a 115,6 miliardi di dollari, con una previsione di raggiungere circa 346,1 miliardi di dollari entro il 2032, con un CAGR dell’11,59% nel periodo di previsione.

Medical Tourism trend

Questo mercato abbraccia una vasta gamma di servizi medici, spaziando dalla chirurgia estetica, alle procedure elettive, ai trattamenti complessi come cure oncologiche e trapianti d’organo.

Paesi come India, Tailandia, Messico e Turchia sono destinazioni chiave grazie alla combinazione di assistenza sanitaria di alta qualità e risparmi sui costi.

 

Europa, destinazioni emergenti

Parallelamente, l’Europa sta emergendo come un’importante destinazione nel settore del turismo medico.

Paesi come la Polonia, la Romania, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Croazia stanno rapidamente guadagnando riconoscimento per la loro eccellenza nell’assistenza sanitaria e per le moderne infrastrutture mediche.

Queste nazioni europee offrono una vasta gamma di servizi specializzati, attrattivi per pazienti internazionali che cercano procedure avanzate come la chirurgia ortopedica o terapie innovative.

La prossimità geografica e le efficienti infrastrutture di trasporto rendono l’Europa una scelta conveniente per i pazienti provenienti da diverse parti del mondo.

In questo contesto di crescita globale, la diversificazione delle opzioni di destinazione contribuisce ulteriormente alla prosperità e alla competitività del settore del turismo medico.

Tendenze del mercato

Integrazione della Telemedicina: La telemedicina ha registrato un aumento significativo nel turismo medico. Grazie ai progressi tecnologici, i pazienti possono consultare gli operatori sanitari del loro paese prima e dopo il viaggio medico, migliorando l’esperienza complessiva del paziente e la continuità delle cure.

Turismo del Benessere: Un’altra tendenza in crescita è la convergenza dell’assistenza sanitaria con il turismo del benessere. I turisti medici cercano sempre più esperienze olistiche, che combinano trattamenti medici con ritiri benessere, servizi termali e programmi di gestione dello stile di vita.

Analisi dei driver di crescita

Risparmio sui Costi: Il principale driver di crescita è il notevole risparmio sui costi ottenibile cercando cure in paesi con costi sanitari inferiori, particolarmente rilevante per le procedure elettive non coperte da assicurazione.

Accessibilità ai Trattamenti Specializzati: I pazienti viaggiano spesso all’estero per procedure mediche specializzate non prontamente disponibili nei loro paesi d’origine. L’accesso a trattamenti e tecnologie all’avanguardia motiva i turisti medici.

Sfide e opportunità

Sfide: Il mercato deve affrontare sfide legate a standard sanitari diversi e conformità normativa in vari paesi. La conformità normativa e la sicurezza dei pazienti sono preoccupazioni cruciali.

Opportunità: Le opportunità risiedono nel miglioramento dell’esperienza del paziente attraverso servizi personalizzati e collaborazioni tra operatori sanitari, agenzie di viaggio e compagnie di assicurazione.

Analisi per il futuro

Guardando al futuro, ci si aspetta che questo settore continui a crescere grazie a progressi tecnologici, maggiore consapevolezza e accettazione dell’assistenza sanitaria transfrontaliera.

Si prevede che l’intelligenza artificiale giochi un ruolo chiave nella diagnostica e nella medicina personalizzata.

Il mercato del turismo medico si configura come una forza trasformatrice nel panorama sanitario globale, fornendo un collegamento tra assistenza sanitaria di qualità e accessibilità internazionale.

Affrontare le sfide e sfruttare le opportunità sarà fondamentale per sostenere la crescita e offrire esperienze sanitarie senza precedenti a una popolazione globale diversificata di pazienti.

SEF in nomination come “Medical Travel Agency of the Year” all’European Medical Tourism Congress

SEF, ha ricevuto una prestigiosa nomination come “Medical Travel Agency of the Year” al Congresso Europeo di Turismo Medico EMT. Questo riconoscimento sottolinea il ruolo chiave di SEF nello sviluppo della direttiva europea sulla sanità transfrontaliera.

EMT: Incontro pionieristico nel turismo medico

EMT, il principale evento europeo nel Turismo Medico, offre una piattaforma unica per il dialogo tra protagonisti globali.

Il congresso, in programma per il 16-17 novembre a Chianciano Terme, è anche un’opportunità per SEF di consolidare il suo impegno nello sviluppo della direttiva europea sulla sanità transfrontaliera.

Partecipanti diversificati

Il congresso attrae rappresentanti di centri medici europei e asiatici, strutture di riabilitazione, aziende di servizi medici stranieri e centri benessere.

Il ruolo chiave di SEF nel supportare la direttiva europea sulla sanità trasfrontaliera è uno dei motivi principali della sua nomination come “Medical Travel Agency of the Year”.

Seminario annuale e Workshop

Il 7° Seminario Annuale sul Turismo Medico comprende conferenze, tavole rotonde e il B2B Workshop.

SEF partecipa attivamente, contribuendo alla discussione sui trend del mercato e sul coinvolgimento dei pazienti, oltre a promuovere lo sviluppo della direttiva europea sulla sanità trasfrontaliera.

Riconoscimento di eccellenza

La nomination di SEF come “Medical Travel Agency of the Year” riflette il suo impegno non solo nell’eccellenza nel turismo medico ma anche nel plasmare il futuro del settore, attraverso un sostegno significativo alla direttiva europea sulla sanità trasfrontaliera.

Mentre il settore si prepara all’attesa degli esiti dei premi, l’implicazione di SEF nella direttiva europea rafforza la sua posizione come leader e innovatore nel turismo medico.

ll Turismo Medico e il suo impatto sul settore sanitario globale

Il turismo medico sta rivoluzionando l’assistenza sanitaria a livello globale, promuovendo soluzioni oltre i confini, stimolando la crescita economica e facilitando la condivisione di conoscenze.

Il Turismo Medico, una tendenza in crescita

Il turismo medico è una tendenza emergente che sta rivoluzionando il panorama dell‘assistenza sanitaria globale.

Le persone viaggiano oltre i confini nazionali alla ricerca di trattamenti medici avanzati, interventi chirurgici e procedure.

Vivek Prakash, cofondatore e amministratore delegato di CareMedico, sottolinea l’importanza di questa pratica e il suo impatto economico positivo sul settore sanitario del paese ospitante.

Ecco come il turismo medico sta cambiando la percezione e la pratica dell’assistenza sanitaria in tutto il mondo.

Un nuovo modo di guardare all'assistenza sanitaria

Il turismo medico agisce come un ponte tra le necessità di salute delle persone e le soluzioni di cui hanno bisogno.

Molti individui viaggiano verso paesi che offrono strutture mediche all’avanguardia, personale sanitario altamente qualificato e opzioni spesso convenienti.

Questo segna un cambiamento significativo nella percezione dell’assistenza sanitaria, trasformandola da un servizio limitato ai confini geografici a un’opportunità globale.

Benefici economici per le strutture sanitarie

L’afflusso di turisti medici porta notevoli benefici economici al settore sanitario del paese ospitante.

Gli ospedali e le cliniche investono spesso in tecnologie all’avanguardia e reclutano personale medico altamente qualificato per attrarre i pazienti.

Questo non solo beneficia i turisti medici, ma alza anche il livello generale dei servizi sanitari offerti ai residenti locali.

Le entrate supplementari generate dal turismo medico possono essere reinvestite nell’ulteriore sviluppo delle infrastrutture e dei servizi medici.

Scambio globale di conoscenze mediche

Il turismo medico favorisce lo scambio di conoscenze e competenze mediche su scala internazionale.

Medici e professionisti della sanità provenienti da diverse parti del mondo si incontrano, condividendo esperienze, tecniche e risultati di ricerca.

Questa collaborazione internazionale può portare a scoperte e avanzamenti medici che non sarebbero stati possibili in sistemi sanitari isolati.

Sfide e preoccupazioni da affrontare

Nonostante i vantaggi, il turismo medico presenta alcune sfide.

Garantire la qualità e la sicurezza del paziente è una delle principali preoccupazioni, data la varietà di standard medici in tutto il mondo.

È essenziale che i turisti medici conducano ricerche approfondite sulle credenziali dei fornitori di servizi sanitari e delle strutture nelle destinazioni scelte.

Inoltre, la pressione sulle risorse sanitarie locali dovuta all’afflusso di turisti medici può influenzare la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti locali.

Considerazioni etiche

L’incremento del turismo medico solleva questioni etiche importanti.

È giusto che persone provenienti da paesi più ricchi viaggino per ricevere cure mediche, mentre coloro che vivono in regioni meno fortunate hanno difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari di base?

Questa disparità potrebbe accentuare le disuguaglianze globali nell’assistenza sanitaria.

Trovare un equilibrio tra sfruttare i benefici del turismo medico e garantire un accesso equo all’assistenza sanitaria per tutti rappresenta una sfida critica.

In sintesi

Il turismo medico sta plasmando il settore sanitario globale in modi straordinari, promuovendo soluzioni sanitarie oltre i confini nazionali, stimolando la crescita economica e facilitando lo scambio globale di conoscenze.

Tuttavia, è essenziale affrontare le sfide e le questioni etiche che accompagnano questa tendenza.

In un mondo sempre più interconnesso, trovare modi per sfruttare gli impatti positivi del turismo medico, garantendo al contempo un accesso equo all’assistenza sanitaria per tutti, rimane fondamentale per un futuro sanitario equilibrato e sostenibile.

Cure mediche all’estero: un’opportunità spesso ignorata

Nonostante l’Unione Europea abbia introdotto la Direttiva UE n. 24/2011 con l’intento di agevolare l’accesso alle cure mediche al di là dei confini nazionali, sembra che in Italia la maggior parte dei cittadini non sia al corrente di tale opportunità. Questa situazione è ancor più frustrante dato che molti individui rimangono vincolati alle lunghe liste d’attesa del sistema sanitario nazionale.

Turismo sanitario e cure mediche

Ogni anno, oltre 350,000 italiani scelgono l’estero per interventi estetici a costi contenuti.

Tuttavia, pochi sanno che le cure mediche per gravi patologie sono possibili nello stesso contesto, usufruendo del Sistema Sanitario Nazionale.

È una direttiva ancora poco conosciuta

Tessera TEAM

La Tessera Europea Assistenza Malattie (TEAM) svolge un ruolo cruciale nell’agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie  durante il soggiorno temporaneo in uno dei 27 paesi dell’UE.

Con essa, hai il privilegio di accedere direttamente ai servizi medici e alle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate.

Presentando la tua TEAM, acquisisci il diritto di ricevere cure alle medesime condizioni garantite ai cittadini del paese ospitante.

Questa forma di assistenza viene erogata senza intermediazioni finanziarie, ad eccezione dell’eventuale contributo personale noto come ticket, il quale rimane a carico del beneficiario e non è soggetto a rimborso..

Autorizzazione preventiva cure programmate

Relativamente alle cure programmate all’estero, è fondamentale ottenere un’autorizzazione preventiva dall’Azienda Territoriale Sanitaria.

Puoi scegliere se preferire un’assistenza diretta presso strutture pubbliche o convenzionate (in base al Regolamento CE 883/2004) oppure un’assistenza indiretta, anticipando personalmente i costi (come previsto dalla Direttiva 24/2011/UE), anche presso strutture private, e successivamente richiedere il rimborso.

Direttiva UE n. 24/2011: Guida per le Cure Transfrontaliere

La Direttiva UE n. 24 del 09.03.2011, il decreto legislativo 38 del 4 marzo 2014, noto come “Schengen Sanitaria e le Linee Guida del Decreto Ministero Salute n. 50 del 16/4/2018 regolamentano le cure transfrontaliere e consentono ai cittadini europei di ricevere cure all’estero con l’autorizzazione preventiva del SSN rivolgendosi anche a strutture private.

L’autorizzazione preventiva è connessa ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Conoscenza e implementazione

In Italia, l’implementazione dell’assistenza sanitaria transfrontaliera secondo la Direttiva 2011/24/UE è meno avanzata rispetto ad altri paesi dell’UE.

Questa situazione sembra derivare da una limitata conoscenza dei diritti dei pazienti, dalla mancanza di informazioni chiare e dalla presenza di possibili ostacoli burocratici.

È necessario che le autorità lavorino per sensibilizzare i cittadini riguardo alla direttiva e semplificare le procedure, allo scopo di favorire un utilizzo più efficace dell’assistenza sanitaria transfrontaliera in Italia.