Come scegliere il chirurgo ortopedico

Come scegliere il chirurgo ortopedico

Scegliere il professionista al quale affidarsi per risolvere il proprio problema di salute non è sempre facile.

Decidere di sottoporsi ad un intervento chirurgico ortopedico non è una questione di poco conto, ma è una tappa importante per il ritorno ad uno stile di vita attivo e senza dolore.

Se per gli interventi in emergenza la sorte fa da padrona, per tutti quelli che vengono definiti “programmati” o in “elezione” il paziente può scegliere il professionista a cui affidarsi.

Come effettuare la scelta

Quali sono i passi da seguire per un primo approccio.

  1. Parlare con il medico di famiglia.
  2. Cercare di informarsi da pazienti già operati dal chirurgo.
  3. Cercare di conoscere dove è stato formato il chirurgo e quanti interventi effettua ogni anno.
  4. Verificare quanti interventi della patologia effettua ogni anno.
  5. Informarsi sulla tecniche chirurgiche effettuate.
  6. Possibilmente effettuare una televisita conoscitiva

La scelta dello specialista è fondamentale, la sua competenza e la sua affidabilità in molti casi fanno la differenza.

Trovare quello giusto vuol dire trovare un chirurgo con una casistica importante nel suo percorso e  una formazione adeguata con le specifiche competenze in un preciso settore attraverso una ultra-specializzazione in:

Ultraspecializzazioni

  • Ortopedia protesica e ricostruttiva

Preparazione specifica in interventi chirurgici mirati all’inserimento di protesi articolari, come quelle al ginocchio e all’anca.

  • Ortopedia di spalla e gomito

Preparazione specifica nella diagnosi, cura e prevenzione di infortuni e patologie di spalla e gomito.

  • Ortopedia di anca e ginocchio

Competenze necessarie per diagnosticare, curare e prevenire infortuni e patologie relative a queste strutture.

  • Ortopedia di piede e caviglia

Preparazione specifica nella diagnosi, cura e prevenzione di infortuni e patologie di piede e caviglia.

  • Ortopedia di mano e polso

Preparazione specifica nella diagnosi, cura e prevenzione di infortuni e patologie di mano e polso.

  • Ortopedia sportiva

Competenze necessarie per diagnosticare, curare e prevenire gli infortuni in ambito sportivo a carico dell’apparato locomotore.

Lo Specialista in questione si occupa di ricostruzione di legamenti e di chirurgia artroscopica mininvasiva.

  • Ortopedia della colonna vertebrale

Preparazione specifica nella diagnosi, nella cura e nella prevenzione degli infortuni e delle patologie che possono interessare la colonna vertebrale.

  • Ortopedia rigenerativa

Esperto di tutte le tecniche di Medicina Rigenerativa relative alla rigenerazione delle cartilagini articolari usurate. Le sue competenze spaziano dal trattamento con cellule mesenchimali al PRP (Plasma Ricco di Piastrine).

  • Ortopedia oncologica

Competenze per diagnosticare e curare tumori dell’apparato muscolo-scheletrico.

  • Ortopedia pediatrica

Preparazione specifica nella diagnosi, cura e prevenzione di infortuni e patologie che colpiscono l’apparato locomotore in età evolutiva.

Visita ortopedica

La visita ortopedica inizia con un’intervista sulla sintomatologia della problematica presente per poi passare all’anamnesi che permetterà al professionista di raccogliere fatti di interesse medico relativi al paziente. Come ad esempio: lo stato di salute generale, le malattie sofferte in passato, le abitudini, l’attività lavorativa, le attività motorie praticate nel tempo libero e le eventuali malattie ricorrenti in famiglia.

Dopo aver chiara la storia clinica, lo specialista si dedicherà all’esame fisico sul corpo del paziente attraverso l’ispezione, la palpazione, la percussione e dei test motori alla ricerca di sintomi e segni riconducibili alla sofferenza manifestata.

L’ultimo passaggio consiste nella prescrizione di esami diagnostici strumentali per approfondire quanto emerso nelle precedenti fasi e dare un indirizzo alla terapia da intraprendere sia essa conservativa piuttosto che chirurgica.

Durante l’incontro è fondamentale sentirsi a proprio agio con il chirurgo in modo da poter discutere sinceramente delle proprie preoccupazioni e sentirli liberi di porre domande.

Gli esami diagnostici e la Telemedicina

Grazie poi all’innovativa Telemedicina, il paziente, una volta effettuati gli esami richiesti dal chirurgo, potrà chiedere di effettuare una televisita per mostrargli gli esami, senza doversi recare allo studio medico. Un ulteriore consulto, cioè il  secondo parere medico (second opinion), può confermare il trattamento proposto, chiarire alcune dinamiche o suggerire interventi diversi, magari meno invasivi e altrettanto efficaci. Anche questo può essere fatto tramite la televisita, se il paziente ha già in mano le risposte degli esami diagnostici fatti.

Ai pazienti, infatti, può capitare di avere dubbi sulle cure e i trattamenti proposti dal medico a cui si sono rivolti. Non sempre per mancanza di fiducia nei confronti dello specialista. Anche perché quando è la salute ad essere al centro dei pensieri, ogni paziente ha diritto di intraprendere il percorso di guarigione con la massima serenità possibile

Per saperne di più

Per maggiori info sui nostri chirurghi ortopedici contattaci a info@sef.care, o visita il ns sito www.sef.care

Il nostro partner Quirónsalud, tra i migliori ospedali al mondo

Il nostro partner Quirónsalud

Quirónsalud. Nella classifica di Newsweek sui migliori ospedali al mondo troviamo anche uno dei nostri partner.

Le classifiche di Newsweek

La rivista Newsweek è stata fondata nel 1933. Da allora ci ha informato sui progressi della medicina, della scienza e della promozione della salute, e ogni anno pubblica diversi report per identificare e riconoscere le migliori istituzioni sanitarie.

World's Best Specialized Hospitals 2022

La classifica, realizzata in collaborazione con Statista, è stata realizzata grazie un sondaggio su oltre 40.000 professionisti provenienti da più di 20 paesi, tra medici, dirigenti e direttori ospedalieri e altri operatori sanitari.

Ospedali di Quirónsalud

Nella classifica “World’s Best Specialized Hospitals 2022, che include i migliori centri del mondo in 10 specialità mediche, troviamo i seguenti centri specialistici di Quirónsalud.

Ospedale Internazionale RuberOspedale Internazionale Ruber

Ospedale Universitario Quirónsalud MadridOspedale Universitario Quirónsalud Madrid

Centro Medico TeknonCentro Medico Teknon

Ospedale Universitario DexeusOspedale universitario dexeus

In dettaglio, il Ruber Internacional appare tra i migliori ospedali al mondo nelle specialità di Neurologia e Oncologia, rispettivamente alle posizioni 101 e 162.

Inoltre, il Teknon Medical Center compare anche nella classifica dei migliori centri nella lotta ai tumori, alla posizione 124.

Allo stesso modo, nella categoria Traumatologia e Ortopedia, la rivista Newsweek ha riconosciuto anche l’Ospedale Universitario Quirónsalud Madrid e l’Ospedale Universitario Dexeus, collocandoli rispettivamente alla posizione 76 e 118.

World's Best Specialized Hospitals 2021

Anche nella classifica del 2021 Quirónsalud poteva vantare il fatto di avere nella classifica uno dei pochi ospedali spagnoli. Infatti, l’ospedale universitario Fundación Jiménez Díaz risultava uno dei 200 migliori ospedali del mondo.

Quirónsalud e SEF Surgical European Facilitator srl

SEF svolge un accurata analisi prima di sottoscrivere partnership. Ed è per questo che è orgogliosa di collaborare con il Gruppo Quirónsalud.

Questo risultato conferma la garanzia della scelta da parte di SEF di accesso alle cure per la mobilità sanitaria in Europa solo con clicniche dai migliori standard.

Per approfondire

I migliori ospedali al mondo per il 2022 secondo Newsweek

I migliori ospedali al mondo

Ti devi operare, e stai cercando l’ospedale migliore in cui farlo? Un tuo parente si deve sottoporre a un delicato intervento e ti vuoi accertare che l’ospedale sia specializzato proprio in quella patologia?
La rivista Newsweek, insieme alla società Statista, piattaforma globale di raccolta dati, ha pubblicato la classifica annuale dei migliori ospedali nel mondo.

Continue reading

Sanità transfrontaliera: difficoltà anche per i disabili

Sanita transfrontaliera difficolta anche per i pazienti con disabilità

Sanita transfrontaliera, difficolta anche per i pazienti con disabilità a reperire informazioni sui propri diritti.

Forum Europeo Disabilità

Il rapporto dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, intitolato “Access to cross border healthcare by disabilities in the European Union“, è uno studio sull’accesso all’assistenza sanitaria transfrontaliera da parte dei pazienti con disabilità nell’Unione Europea. Il documento è stato reso pubblico il 18 settembre scorso, in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza dei Pazienti, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Difficoltà con i NCP

NCP

Solo 16 siti web dei Punti di Contatto Nazionali dei vari Ministeri della Sanità dei Paesi Membri forniscono informazioni adeguate sui diritti alle cure sul proprio territorio e 17 su 30 forniscono informazioni sulle cure in altri Stati membri dell’Unione Europea.

Solo 9 di quei siti, inoltre, informano sull’accessibilità fisica delle strutture sanitarie.

Nessuno dei NCP dà notizie su adeguamenti ragionevoli delle strutture e dei servizi sanitari.

Nemmeno uno dei NCP fornisce informazioni sull’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva specificamente rivolta alle persone con disabilità.

In generale, gli Stati membri dell’Unione che vietano la discriminazione basata sulla disabilità e richiedono soluzioni ragionevoli per l’accesso all’assistenza sanitaria sono solamente 14.

La direttiva Europea

Recepimento Direttiva 24/2011
La Direttiva 2011/24/UE recepita dall’ Italia con il D. Lgs 38/2014 e regolata dal Decreto del Ministero della Salute 50/2018 permette ai cittadini europei di ricevere, attraverso l’assistenza sanitaria transfrontaliera e a determinate condizioni, prestazioni sanitarie in un altro Paese dell’Unione Europea diverso da quello di residenza. In questo modo, i cittadini europei potranno decidere di curarsi in un altro Paese dell’UE. La Direttiva mette al centro il paziente-cittadino dell’UE. Può scegliere liberamente in quale Stato dell’UE e in quale struttura, privata o pubblica, ricevere assistenza sanitaria

L’esperienza di SEF con i NCP

Cross border healthcare

Nello scorso mese di giugno anche SEF ha cercato di ottenere informazioni dai vari NCP (in tutto 30) dei Paesi Membri. Nel nostro caso la richiesta riguardava le modalità di rimborso ai pazienti.

Sulle 30 richieste inviate, abbiamo ottenuto solo 14 risposte dai NCP. 5 di questi hanno fornito altri contatti, in quanto non erano in grado di dare risposta alla nostra richiesta.

Purtroppo, l’Unione Europea ha ancora molto da lavoro da fare per far attuare al 100% la Direttiva 2011/24.

Per saperne di più

Per maggiori info sulla sanità transfrontaliera contattaci a info@sef.care, o visita il ns sito www.sef.care