8mila pazienti in attesa di trapianti

Le donazioni e i trapianti continuano a incrementare, tuttavia, persiste un numero significativo di pazienti in attesa di un organo, che si attesta intorno agli 8.000. Questo dato, purtroppo, sembra rimanere stabile nel tempo, nonostante i progressi della ricerca.

La situazione attuale delle liste d'attesa

Attualmente, il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti riportano che circa 6.000 pazienti sono in lista d’attesa per un rene, mentre poco meno di 1.000 pazienti aspettano un fegato.

La necessità di cuori e polmoni si attesta rispettivamente intorno ai 700 e ai 200, con una quantità simile per i trapianti di pancreas.

I successi dei trapianti e la mano tesa della solidarietà

Nonostante i numeri, ci sono storie di successo che alimentano la speranza.

Come quella di un uomo di 49 anni, vincitore di una medaglia d’oro ai Mondiali di sci dei trapianti a Bormio, dopo aver ricevuto un trapianto cinque mesi prima.

L'Importanza della donazione

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolinea che donare gli organi è una scelta naturale e un gesto che può salvare vite.

Nonostante l’Italia abbia un sistema trapianti all’avanguardia, il numero di organi disponibili non è ancora sufficiente per coprire tutte le necessità.

La necessità di informazione e consapevolezza

Giuseppe Feltrin, direttore del Centro Nazionale Trapianti, evidenzia che, nonostante l’innovazione nel campo dei trapianti, la scelta della donazione rimane fondamentale.

Tuttavia, la reticenza di alcuni cittadini nel prestare il consenso al prelievo è ancora un ostacolo da superare, spesso dovuto a una mancanza di conoscenza sull’argomento.

Iniziative per promuovere la donazione

Per promuovere una maggiore consapevolezza sulla donazione degli organi, il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti annunciano l’invio di materiale informativo a circa 900 uffici anagrafe dei 500 comuni più popolosi d’Italia entro aprile.

Questo materiale fornirà informazioni accurate sulla donazione agli individui in procinto di rinnovare il proprio documento d’identità, facilitando una decisione informata.

Prossimi passi e copertura territoriale

L’iniziativa di sensibilizzazione proseguirà nei mesi successivi, con l’obiettivo di raggiungere entro la fine dell’anno oltre 1.500 sedi anagrafiche e più di 1.100 comuni, coprendo quasi 40 milioni di cittadini residenti.

Il sostegno alla donazione può essere dichiarato tramite l’AIDO o presso gli sportelli delle ASL, promuovendo così una cultura della solidarietà e dell’aiuto reciproco.

Primo trapianto di rene di maiale su uomo a Boston

Primo trapianto di rene di maiale su uomo a Boston segna una svolta nella medicina. Successo dell’intervento offre speranza a migliaia di pazienti in attesa di trapianto renale, indicando nuove possibilità nel trattamento delle malattie renali.

Una pietra miliare della medicina

Un gruppo di chirurghi di Boston ha eseguito con successo il primo trapianto di rene da maiale geneticamente modificato su un uomo di 62 anni con malattia renale allo stadio terminale, segnalato dal New York Times come un evento epocale nella storia della medicina.

Questo risultato rappresenta un passo significativo verso l’innovazione medica e offre speranza a migliaia di pazienti affetti da malattie renali.

Progressi post-trapianto

Il paziente, ricoverato presso il Massachusetts General Hospital, sta mostrando segni positivi di recupero post-trapianto.

I medici hanno osservato che il nuovo rene ha iniziato a funzionare correttamente poco dopo l’intervento, rimuovendo i prodotti di scarto e i liquidi in eccesso dal sangue.

Inoltre, il paziente è già in grado di camminare nei corridoi dell’ospedale e potrebbe essere dimesso presto.

Questi sviluppi incoraggianti indicano la promessa di una migliore qualità di vita per i pazienti sottoposti a trapianto di organi.

Implicazioni per i pazienti

Il successo di questo trapianto offre speranza a centinaia di migliaia di pazienti in lista d’attesa per un nuovo organo.

La prospettiva di avere una nuova fonte di reni potrebbe risolvere il problema dell’accesso inadeguato ai trapianti per i pazienti delle minoranze, riducendo le disuguaglianze nel sistema sanitario.

Dialisi e il futuro della medicina

Secondo alcuni esperti, se i reni di animali geneticamente modificati potessero essere trapiantati su larga scala, la dialisi potrebbe diventare obsoleta.

Questo aprirebbe nuove frontiere nel trattamento delle malattie renali e migliorerebbe la gestione delle condizioni di salute croniche.

Il caso del paziente Richard Slayman

Il paziente che ha ricevuto il trapianto, Richard Slayman, ha sofferto di diabete e ipertensione per molti anni ed è stato in cura presso il Mass General per oltre un decennio.

Dopo anni di dialisi e un trapianto umano fallito, ha deciso di optare per il trapianto di rene da maiale geneticamente modificato come soluzione alla sua malattia.

La sua storia personale evidenzia le sfide affrontate dai pazienti affetti da malattie renali e l’importanza di opzioni di trattamento innovative.

Commenti degli esperti italiani

Giuseppe Feltrin, direttore del Centro nazionale trapianti in Italia, ha accolto con favore l’innovativo trapianto effettuato a Boston.

Questo evento, insieme alla ricerca in corso in Italia, offre una nuova speranza per i pazienti in lista d’attesa per un trapianto di rene.

L’interesse internazionale per questa procedura sottolinea l’importanza della collaborazione globale nella ricerca medica.

Conclusioni e richiesta di donazioni

Sebbene i progressi nella ricerca siano promettenti, l’importanza delle donazioni di organi rimane fondamentale.

Feltrin sottolinea l’importanza di esprimere la propria volontà di donare gli organi per continuare a salvare vite umane.

È essenziale sensibilizzare sulle donazioni di organi e garantire che le risorse siano disponibili per sostenere la ricerca e l’innovazione nel campo dei trapianti di organi.

Questo trapianto di successo rappresenta un passo avanti significativo nella medicina moderna e offre speranza per un futuro in cui le malattie renali possono essere trattate in modo più efficace e accessibile.

Nuovo microscopio operatorio per trapianti di cornea al Sant’Orsola di Bologna

Il nuovo microscopio per chirurgia oftalmica dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola offre un’opportunità senza precedenti. Grazie alla sua integrazione completa con un sistema di scansione tissutale OCT ad alta definizione, consente di visualizzare una porzione della sezione verticale del bulbo oculare durante un intervento chirurgico. 

Innovazione nella visione chirurgica

Il Professor Luigi Fontana, direttore dell’Oftalmologia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, sottolinea che questo dispositivo rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai microscopi precedenti.

La sua capacità di visualizzare lo spessore dei tessuti durante un’operazione sarà particolarmente utile nella chirurgia dei trapianti di cornea, consentendo interventi più precisi e sicuri.

Crescita dell'attività chirurgica

Dopo un 2023 da record, l’attività chirurgica dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola è destinata a rafforzarsi ulteriormente.

Nel corso dell’anno precedente sono stati eseguiti 317 trapianti di cornea, il che rappresenta un aumento significativo rispetto all’anno precedente.

Questo elevato numero di interventi posiziona l’IRCCS tra i leader nella classifica degli ospedali nazionali.

Dettagli del nuovo microscopio

Il nuovo microscopio operatorio della ditta Leica Microsystem è stato recentemente introdotto presso l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.

Questo dispositivo, frutto di un investimento aziendale significativo, offre una risoluzione assiale fino a 4 micrometri, consentendo agli operatori di osservare anche i dettagli più minuti durante l’intervento.

Il trapianto di cornea

La cornea, la parte più esterna e superficiale dell’occhio, è cruciale per una corretta visione.

Le malattie che compromettono la sua integrità possono richiedere un trapianto di cornea, durante il quale una parte o l’intera membrana malata viene sostituita con un segmento proveniente da un donatore.

Malattie che richiedono trapianto di cornea

Condizioni come il cheratocono, le distrofie corneali o le patologie post-infettive della cornea possono richiedere un trapianto.

Queste malattie, spesso associate all’invecchiamento, portano a un aumento della domanda di trapianti di cornea.

Richiesta proveniente da fuori regione

Il Professor Fontana evidenzia che circa il 30% dei pazienti sottoposti a trapianto di cornea presso l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola proviene da fuori regione, il che sottolinea la reputazione e l’expertise dell’istituto in questo campo.

Il primo trapianto di occhio al mondo

Chirurghi presso l’NYU Langone Health hanno recentemente compiuto un passo storico nel campo dei trapianti e del ripristino della vista: il primo trapianto completo di un occhio umano, associato a un trapianto parziale di viso.

Un caso di estrema gravità

Nel maggio dell’anno corrente, un team composto da oltre 140 operatori sanitari ha eseguito un intervento senza precedenti.

Il destinatario di questo straordinario intervento è stato Aaron James, un uomo di 46 anni proveniente dall’Arkansas, gravemente ferito in un incidente sul luogo di lavoro nel 2021.

James, veterano militare e operatore di linee elettriche ad alta tensione, ha subito una forte scossa elettrica che ha causato la perdita del suo occhio sinistro, gran parte del viso e parte del braccio sinistro.

La complessità del trapianto oculare

Trapiantare un occhio rappresenta una sfida unica a causa della connessione diretta con il cervello, introducendo rischi significativi, compresa la possibilità di morte in caso di complicazioni.

Nonostante ciò, il dottor Eduardo Rodriguez e il suo team all’NYU hanno deciso di procedere con questa delicata operazione, cercando di spingere i confini della medicina.

Un donatore unico per volto e occhio

Un unico donatore, un uomo di circa 30 anni, ha fornito sia il volto che l’occhio necessari per il trapianto.

Mentre le speranze erano inizialmente basse riguardo al funzionamento dell’occhio trapiantato, il team di Rodriguez ha voluto esplorare nuove possibilità.

L'utilizzo di cellule staminali

Durante l’operazione di 21 ore, che è stata accuratamente testata più di una dozzina di volte, il team ha utilizzato cellule staminali provenienti dal midollo osseo del donatore.

Questa innovativa tecnica mirava a stimolare la rigenerazione del nervo ottico e a migliorare le probabilità di funzionamento dell’occhio trapiantato.

Benefici cosmetici e miglioramenti funzionali

Nonostante sia ancora presto per determinare se Aaron James riacquisterà la vista nell’occhio trapiantato, sono stati osservati segni di progresso.

Il flusso sanguigno diretto alla retina è un segnale positivo, e la presenza di una pupilla funzionante è un incoraggiante sviluppo.

Il commento di James

James, che conserva la vista nel suo occhio destro, potrebbe non recuperare la vista nell’occhio sinistro e attualmente non può aprire la palpebra.

Tuttavia, considera l’intervento un successo, affermando che quando gli è stata data l’opportunità, ha risposto con un deciso “Certo”.

La sua storia offre una prospettiva unica sull’innovazione medica e la perseveranza umana.

Fonte

time.com