Rinvio dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in Italia.

Il rinvio dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) in Italia suscita contestazioni e preoccupazioni. Le nuove prestazioni sanitarie, previste per il 2017, potrebbero rimanere inaccessibili, mentre i tagli alle tariffe mettono a rischio la sostenibilità delle strutture sanitarie.

Rinvio dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)

Il nomenclatore delle tariffe slitta

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha indicato un probabile rinvio del nomenclatore che definisce le tariffe dell’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, previsto per il primo aprile.

Ciò implica un’ulteriore attesa per l’accesso ai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), approvati nel 2017 ma ancora non disponibili per i cittadini.

Il rinvio è motivato dalla necessità di rivalutare le tariffe per renderle più adeguate alla realtà attuale.

Contestazioni e richieste delle associazioni

Le associazioni di pazienti e cittadini contestano duramente il prolungamento dell’attesa.

Cittadinanzattiva ha richiesto che il decreto sulle tariffe entri in vigore come programmato, senza ulteriori proroghe, garantendo così i diritti dei cittadini su tutto il territorio nazionale.

Prestazioni in attesa di validazione

Le nuove prestazioni incluse nei Lea del 2017 rischiano di rimanere inesigibili a causa del ritardo nella loro implementazione.

Tra queste vi sono la procreazione medicalmente assistita, la diagnosi e monitoraggio della celiachia, gli screening neonatali per alcune patologie, gli ausili informatici e di comunicazione per disabili, e i presidi avanzati per le disabilità motorie.

Necessità di aggiornamento e completamento

Le associazioni sottolineano l’urgenza di completare l’istituzione della Commissione Lea per prevedere un percorso di aggiornamento ulteriore dei Lea e delle relative tariffe.

Questo consentirebbe l’accesso a prestazioni aggiuntive e attese, come i test Ngs per le mutazioni geniche dei tumori, la cura della fibromialgia e l’estensione dello screening neonatale ad altre patologie come la Sma, il test prenatale non invasivo.

Contenuto dei nuovi Lea

I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) comprendono 2.108 prestazioni, rispetto alle 1702 della versione precedente, con una spesa prevista di 402 milioni di euro.

Sono introdotte numerose nuove procedure diagnostiche e terapeutiche, come l’adroterapia e l’uso di apparecchiature robotizzate per la riabilitazione motoria e l’assistenza protesica avanzata.

Ulteriore rinvio e preoccupazioni

Nonostante il previsto inizio del tariffario per il primo gennaio 2024, è stato già rinviato al 1 aprile e ora si prospetta un ulteriore slittamento.

La questione dei tagli previsti alle tariffe di alcune prestazioni è al centro delle discussioni, suscitando proteste da parte di strutture sanitarie private convenzionate e laboratori di analisi.

L’eventuale riduzione dei rimborsi potrebbe mettere a rischio la sostenibilità delle strutture e causare perdite di posti di lavoro secondo le associazioni di settore.

Fonte:

Nuovi LEA in G.U. dal 4 Agosto 2023

Ufficialmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 4 agosto 2023 il Decreto del Ministero della Salute riguardante le tariffe dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), previsto dal DPCM del 12 gennaio 2017

Nuove tariffe, un passo avanti

Il Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 agosto 2023 rappresenta un importante passo avanti nell’ambito dell’assistenza sanitaria.

Emesso dal Ministero della Salute in collaborazione con il MEF il 23 giugno 2023, il Decreto riguarda le tariffe dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), con l’obiettivo di attuare le disposizioni del DPCM del 12 gennaio 2017.

Aggiornamento e uniformità delle tariffe

Una delle principali innovazioni del Decreto consiste nell’aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, che erano rimaste ferme al 1996 e al 1999 rispettivamente.

Inoltre, il Decreto definisce le tariffe per le nuove prestazioni introdotte con il DPCM sui Lea nel 2017.

L’obiettivo è garantire l’erogazione uniforme di cure e servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.

Entrata in vigore delle nuove tariffe

Le nuove tariffe saranno applicate a partire dal primo gennaio 2024 per l’assistenza specialistica ambulatoriale e dal primo aprile 2024 per l’assistenza protesica.

Questa tempistica permetterà una transizione fluida verso il nuovo sistema tariffario, assicurando una migliore accessibilità alle cure e ai servizi per i cittadini di tutto il Paese.

Un consenso confermato

L’importanza di questo Decreto è sottolineata dalla conferma dell’intesa in Conferenza Stato-Regioni, avvenuta il 19 aprile 2023.

Questo accordo ha aperto la strada per l’adozione delle nuove tariffe e ha contribuito a rafforzare la collaborazione tra il Ministero della Salute e le regioni italiane.

Innovazioni chiave nei Lea

Tra le novità introdotte dalle nuove tariffe, spicca l’omogeneità nell’erogazione di alcune prestazioni su tutto il territorio nazionale.

Questo includerà servizi fondamentali come la procreazione medicalmente assistita, la diagnosi della celiachia e delle malattie rare, nonché l’utilizzo di tecnologie innovative come l’enteroscopia con microcamera ingeribile e lo screening neonatale.

Progressi nell'assistenza protesica

Il Decreto si estende anche all’assistenza protesica, introducendo una serie di nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.

Queste innovazioni includono comunicatori oculari e tastiere adattate, apparecchi acustici a tecnologia digitale, strumenti per facilitare l’alimentazione e la cura personale, nonché sistemi di mobilità avanzati come scooter a quattro ruote e sollevatori specializzati.

Assistenza Sanitaria:

Con l’entrata in vigore delle nuove tariffe, l’Italia prosegue il suo cammino verso un’assistenza sanitaria più accessibile, innovativa ed equa.

Questo Decreto rappresenta un passo importante verso una migliore qualità della vita per tutti i cittadini, garantendo cure efficaci e servizi adeguati su tutto il territorio nazionale.

Fonte