Complicanze Post Operatorie, Rischio e Prevenzione

Un nuovo studio ha evidenziato le cause delle complicanze post operatorie e le strategie per evitarle. Un’indagine dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda, ha fornito importanti risultati sulla prevenzione delle complicanze post operatorie.

L'incidenza delle complicanze post operatorie: una realtà allarmante

Le complicanze post operatorie si verificano nel 30% dei casi, ma tale percentuale può aumentare fino al 50% nei pazienti fragili.

Questo dato mette in luce la gravità del problema e la necessità di adottare misure preventive.

Le complicanze più comuni: cuore, polmoni e intestino

Tra le complicanze post operatorie più frequenti vi sono problemi cardiaci, polmoniti e disturbi intestinali.

Questi rischi possono influire significativamente sull’esito dell’intervento e sulla salute del paziente a lungo termine.

Uno studio illuminante: il ruolo dell'allenamento HIIT

I ricercatori dell’Università di Otago hanno analizzato 12 studi, coinvolgendo 832 pazienti di età media di 66-67 anni, al fine di identificare il modo più efficace per prevenire le complicanze post operatorie.

Lo studio ha rivelato che brevi allenamenti ad alta intensità, noti come HIIT, nelle settimane precedenti all’intervento possono ridurre significativamente il rischio di complicanze.

Cos'è l'HIIT: high intensity interval training

L’allenamento HIIT prevede brevi sessioni di esercizi ad alta intensità alternati a brevi periodi di recupero.

Questo tipo di allenamento mira a rafforzare il muscolo cardiaco, riducendo la probabilità di spiacevoli conseguenze post operatorie.

Ampliamento del campo di studio

Lo studio ha incluso una vasta gamma di interventi chirurgici, anche quelli complessi e a lunga durata.

Dai risultati è emerso che l’HIIT può essere benefico per diverse tipologie di pazienti, migliorando la forma fisica e lo stato di salute anche in sole 4-6 settimane.

Benefici dell'allenamento HIIT

L’allenamento ad intervalli ad alta intensità è stato dimostrato in grado di aumentare significativamente la capacità cardiorespiratoria dei pazienti.

Questo significa che il corpo può assorbire e utilizzare l’ossigeno in modo più efficiente durante periodi prolungati di sforzo, contribuendo a una migliore ripresa post operatoria.

Conclusioni

Il nuovo studio condotto dall’Università di Otago ha evidenziato l’importanza dell’allenamento HIIT come misura preventiva per ridurre il rischio di complicanze post operatorie.

Questo tipo di preparazione può portare notevoli benefici in termini di salute e recupero per i pazienti, indipendentemente dal tipo di intervento chirurgico affrontato.

Con una percentuale così significativa di pazienti a rischio di complicanze, l‘adozione di tali strategie preventive può avere un impatto positivo sulle cure mediche e sul benessere generale dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico.

Fonte

Importanza della fisioterapia preoperatoria

I tempi di recupero dopo un intervento di protesi d’anca dipendono anche dalle precedenti condizioni delle articolazioni. Pertanto, è importante che la riabilitazione sia fatta già prima di giungere in sala operatoria.

Le conseguenze della coxartrosi:

Le persone affette da coxartrosi, una patologia che colpisce l’articolazione dell’anca, sperimentano una perdita di muscolatura, mobilità e postura corretta. Questo è causato da un utilizzo errato dell’articolazione dell’anca, che comporta una minore attivazione dei muscoli stabilizzatori, in particolare il medio gluteo. Di conseguenza, i pazienti con coxartrosi sviluppano zoppia e squilibrio muscolare e articolare, sovraccaricando l’anca non colpita dall’artrosi. Questi fattori possono avere importanti ripercussioni sul bacino e sulla colonna vertebrale.

Attività fisica mirata e fisioterapia

Per prepararsi all’intervento di protesi d’anca, è consigliabile svolgere attività fisica mirata, sotto la guida di fisioterapisti esperti, sia nel caso di intervento di protesi d’anca che nel caso di terapia conservativa. In questo modo, si può arrivare all’intervento in migliori condizioni, riducendo il tempo di recupero post-operatorio.

Riabilitazione post-operatoria

Nelle prime fasi dopo l’intervento, il fisioterapista valuterà e, se necessario, correggerà le problematiche posturali che i pazienti possono presentare a causa della coxartrosi. Saranno proposti esercizi semplici che potranno essere eseguiti sia da sdraiati che in piedi, al fine di rinforzare i muscoli. Uno dei muscoli chiave da rafforzare è il medio gluteo, che parte dall’osso iliaco del bacino e si inserisce sul grande trocantere del femore.

Riprendere la deambulazione corretta

Dopo l’intervento, è importante che i pazienti riprendano a camminare in modo continuo e corretto, senza timore di cadute o rotture della protesi, poiché ciò contribuirà al recupero muscolare. Se si desidera tornare a praticare attività sportive, saranno necessari anche esercizi di ginnastica propriocettiva per allenare la stabilità delle articolazioni.

Importanza dello stretching post-operatorio

Inoltre, dopo l’intervento di protesi d’anca, è importante decontrarre i muscoli che tendono a essere sovraccaricati, come l’ileo-psoas, il retto femorale, il sartorio, il tensore della fascia lata e gli adduttori. Questo può essere fatto mediante esercizi di stretching e fisioterapia.

Recupero confortevole e sicuro

Durante la fase post-operatoria, è fondamentale evitare di stressare ulteriormente questi muscoli, poiché il dolore avvertito dal paziente potrebbe prolungare e rendere più doloroso il processo di recupero.