Trasformazione delle classificazioni tumorali: l’approccio agnostico

Il 23 maggio 2017 segna l’inizio di una rivoluzione nell’oncologia con l’approvazione accelerata di pembrolizumab per la prima indicazione agnostica tessuto/sito da parte della FDA. Questo evento sottolinea un cambio di paradigma rispetto alle approvazioni precedenti, che erano basate sulle caratteristiche istologiche del tumore o sull’organo di origine.

I criteri molecolari come base della classificazione

Le approvazioni agnostiche hanno aperto la strada a una nuova prospettiva sulla classificazione dei tumori, basata su criteri molecolari anziché sull’organo di provenienza.

Questa tendenza ha portato alcuni esperti a suggerire una revisione dei nomi dei tumori, poiché le loro caratteristiche molecolari sono diventate cruciali per la loro gestione terapeutica.

Facilitare l'accesso ai trattamenti efficaci

Classificare i tumori in base alle loro caratteristiche molecolari potrebbe accelerare l’accesso dei pazienti a trattamenti efficaci.

Questa nuova prospettiva si allontana dalla tradizionale classificazione basata sull’organo, favorendo invece un approccio più mirato e personalizzato all’oncologia di precisione.

Il caso di nivolumab

Il farmaco nivolumab illustra la sfida della tradizionale classificazione dei tumori basata sull’organo.

Studi clinici hanno dimostrato che l’efficacia del farmaco dipende dai livelli di espressione di PD-L1 nelle cellule tumorali.

Tuttavia, per anni, molte persone con tumori che esprimevano alti livelli di PD-L1 non hanno potuto accedere ai farmaci pertinenti, poiché non erano stati condotti studi clinici specifici per il loro tipo di cancro.

Un passo verso la compressione del cancro

Rivedere la classificazione dei tumori potrebbe non solo migliorare l’accesso ai trattamenti, ma anche facilitare l’educazione medica e la comprensione da parte dei pazienti.

Comprendere i meccanismi biologici alla base del cancro potrebbe migliorare la logica dei trattamenti e portare a una maggiore consapevolezza della malattia.

Questa prospettiva indica un futuro promettente per l’oncologia di precisione e una migliore comprensione biologica del cancro.