Gruppo San Donato acquista American Heart of Poland

Il Gruppo San Donato, in partnership con Gksd, ha ufficializzato l’acquisizione di American Heart of Poland, gruppo di spicco nel campo delle cure cardiovascolari in Europa e nei servizi sanitari privati in Polonia.

Un passo avanti per il gruppo San Donato

Il Gruppo San Donato, il più grande gruppo privato della sanità italiana, ha dichiarato di aver stipulato un accordo per acquisire una quota di maggioranza in American Heart of Poland.

Questa mossa è un passo significativo nel rafforzare la posizione di leadership del Gruppo nel settore sanitario europeo.

Una collaborazione strategica

L’accordo è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Gruppo San Donato e Gksd, una joint venture tra GK Investment Holding e il Gruppo San Donato.

Questa partnership sinergica è stata progettata per sfruttare le competenze complementari delle due aziende, aprendo la strada a un miglioramento delle cure, della ricerca e dell’istruzione nel campo medico in Europa.

Obiettivi e autorizzazioni

L’accordo di acquisizione è ancora soggetto all’approvazione dell’Ufficio per la concorrenza e la protezione dei consumatori in Polonia.

Tuttavia, una volta completato, si prevede che crei un centro di eccellenza per il trattamento delle malattie cardiovascolari, contribuendo così al miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria, della ricerca medica e dell’istruzione in tutta Europa.

American Heart of Poland

American Heart of Poland, il principale fornitore indipendente di cure cardiovascolari in Europa, si è specializzato nelle malattie legate all’invecchiamento della popolazione.

Offre trattamenti complessi che spaziano dalle operazioni di alto livello a programmi di riabilitazione e cure ambulatoriali.

Inoltre, è partner e fornitore del Ministero della Salute e del Fondo Nazionale per la Salute in Polonia, concentrando la sua attenzione sulle malattie cardiovascolari.

Le dimensioni e le ambizioni di San Donato

Il Gruppo San Donato è un colosso nel settore sanitario, essendo il più grande gruppo sanitario privato italiano e il primo in Europa per cure intensive, formazione medica e ricerca.

Con 56 centri medici, ospedali universitari e un avanzato polo universitario, il Gruppo tratta oltre 5,4 milioni di pazienti all’anno e impiega più di 27.000 medici.

Il futuro di American Heart of Poland

American Heart of Poland è cresciuta organicamente nel settore sanitario privato polacco, con una crescita dei ricavi di oltre 2,5 volte negli ultimi 3 anni.

La strategia aziendale prevede ulteriori investimenti per fornire assistenza medica di livello mondiale, con l’obiettivo di raddoppiare ulteriormente le attività e raggiungere nuovi standard di eccellenza.

Le voci dei Leader

Paolo Rotelli, presidente dell’Università Vita-Salute San Raffaele e vicepresidente del Gruppo San Donato, ha sottolineato l’importanza dello sviluppo dell’assistenza sanitaria di qualità e della ricerca nel settore.

Adam Szlachta, CEO del Gruppo AHoP, ha espresso la soddisfazione nell’avere il Gruppo San Donato come partner per il futuro, con l’obiettivo di migliorare gli standard medici in Polonia.

Conclusione

L’accordo di acquisizione tra il Gruppo San Donato e American Heart of Poland segna un passo significativo nel settore sanitario europeo.

Questa partnership sinergica promette di portare miglioramenti nell’assistenza medica, nella ricerca e nell’istruzione in tutta Europa, a vantaggio dei pazienti e della comunità medica.

Fonte

La scelta dei Britannici per cure rapide e accessibili

Pazienti provenienti dalla Gran Bretagna giungono in Lituania per trattamenti ortopedici. Qui trovano l’opportunità di sottoporsi a interventi chirurgici che nel Regno Unito sono caratterizzati da lunghe attese.

Un volo per un futuro senza dolore

Un uomo proveniente dalla Gran Bretagna ha percorso oltre 1500 chilometri per ottenere un trattamento medico in Lituania.

Ma non è da solo.  Sempre più britannici stanno scegliendo di sottoporsi a procedure mediche all’estero, con una crescente predilezione per la Lituania.

Cosa sta spingendo questo trend?

La Lituania come nuova meta preferita per i pazienti britannici

Il fenomeno del turismo medico in Lituania è in forte crescita, soprattutto tra i pazienti provenienti dalla Gran Bretagna. Liz Peck, una donna scozzese, racconta la sua motivazione: una sua amica ha subito un intervento all’anca qui ed è ora in grado di vivere nuovamente una vita attiva. Questa esperienza la ha ispirata a seguire l’esempio.

Il Sistema Sanitario britannico al limite

La situazione nel Regno Unito è ben diversa. Liz Peck, residente nelle Highlands scozzesi, parla delle lunghe liste d’attesa per gli interventi ortopedici.

Pazienti come Susan Blakey potrebbero dover aspettare anni per essere operati. Questi lunghi tempi d’attesa hanno spinto molti a cercare alternative.

La Lituania come alternativa: prezzi convenienti e cure veloci

Le spese per le procedure mediche nel Regno Unito possono essere notevoli. Susan Blakey racconta che in Inghilterra avrebbe dovuto sborsare tra le 16.000 e le 20.000 sterline per il suo intervento, mentre in Lituania ha pagato appena 8000 euro.

Molti pazienti britannici sono attratti dai prezzi convenienti e dalla possibilità di essere curati più rapidamente.

Cliniche private in Lituania:

La Lituania è diventata una meta ambita per il turismo medico, e le cliniche private come la “Nordclinic” a Kaunas giocano un ruolo fondamentale.

Queste strutture non offrono solo trattamenti medici di alta qualità, ma anche un pacchetto completo che comprende voli, alloggio e persino riabilitazione. Per molti pazienti, questa opzione è allettante.

Il Cammino verso una guarigione rapida

La rapida ripresa post-intervento è impressionante. I pazienti possono camminare già pochi giorni dopo l’operazione.

Questo comporta un notevole aumento della qualità della vita per pazienti spesso anziani.

Il concetto di turismo medico è cambiato, come afferma il chirurgo Šarūnas Tarasevičius della “Nordclinic”.

I pazienti di oggi desiderano essere più attivi.

Il turismo medico è sostenibile?

Mentre molti pazienti traggono beneficio dai vantaggi del turismo medico, è importante considerare che non tutti possono permettersi questa opzione.

Derek Ross, uno dei pazienti britannici, parla dei costi e delle decisioni prese. Il viaggio in Lituania è stato per lui un modo per liberarsi dal dolore e tornare a vivere attivamente.

Uno sguardo al futuro del turismo medico

La Lituania si è affermata con successo come meta per il turismo medico, specialmente per i pazienti britannici alla ricerca di opzioni di trattamento più veloci.

Mentre il sistema sanitario lituano combina cliniche private e ospedali pubblici, i pazienti britannici si trovano di fronte alla scelta tra lunghi tempi d’attesa nel proprio paese e trattamenti più rapidi all’estero.

Il turismo medico come soluzione per i pazienti britannici

Il turismo medico in Lituania offre ai pazienti britannici un’alternativa ai lunghi tempi d’attesa nel sistema sanitario nazionale.

La possibilità di ricevere trattamenti di alta qualità a prezzi più accessibili è allettante per molti pazienti. Le storie di Liz Peck, Susan Blakey e Derek Ross dimostrano come il turismo medico possa avere un impatto positivo sulla vita delle persone, garantendo un movimento senza dolore e un notevole miglioramento della qualità della vita.

Chirurgia robotica: tra dubbi e accelerazione nel settore

La chirurgia robotica è un campo in rapida evoluzione che promette di rivoluzionare il settore medico. Tuttavia, esistono diverse opinioni sull’efficacia e l’adozione di questa tecnologia. In questo articolo, esploreremo due punti di vista contrastanti sulla chirurgia robotica, uno che solleva dubbi sulle sue attuali prestazioni e un altro che evidenzia l’accelerazione e l’entusiasmo nel settore

Dubbi sulla chirurgia robotica

Secondo il presidente della Società italiana di chirurgia, Massimo Carlini, la chirurgia robotica non ha ancora dimostrato chiaramente di offrire vantaggi significativi rispetto alla chirurgia laparoscopica tradizionale.

Carlini sottolinea che attualmente non esistono evidenze concrete che supportino l’uso della chirurgia robotica come metodo preferenziale.

Egli indica che i tempi delle procedure possono essere più lunghi a causa della complessità delle operazioni e della necessità di acquisire abilità specifiche nell’utilizzo dei robot. Inoltre, i pazienti possono rimanere sotto anestesia per periodi più prolungati, aumentando il rischio di complicazioni.

Carlini critica anche il costo elevato dei robot chirurgici e dei relativi dispositivi, che potrebbe limitarne l’accessibilità per molti ospedali e chirurghi.

Nonostante alcuni vantaggi come maggiore precisione e minori perdite di sangue, la chirurgia robotica viene considerata ancora una evoluzione della laparoscopia, con la mancanza di feedback tattile come una limitazione significativa.

Accelerazione nel settore

Secondo Dirk Barten,senior vice-president e general manager EU Commercial & Marketing di Intuitive Surgical, nota azienda di robotica medica, la chirurgia robotica sta vivendo un’accelerazione significativa e suscitando grande entusiasmo nel settore.

Barten afferma: “Stiamo assistendo a progressi senza precedenti nella chirurgia robotica, con nuove tecnologie che offrono soluzioni sempre più avanzate”. Sottolinea inoltre che i robot chirurgici stanno diventando sempre più sofisticati, consentendo ai chirurghi di eseguire procedure complesse con precisione millimetrica.

Barten ritiene che la telemanipolazione avanzata e l’intelligenza artificiale siano le chiavi per migliorare ulteriormente la chirurgia robotica.

Egli afferma: “Stiamo lavorando a stretto contatto con chirurghi di tutto il mondo per sviluppare tecnologie che soddisfino le loro esigenze specifiche e migliorino l’esperienza dei pazienti“.

Barten è ottimista sul futuro della chirurgia robotica e prevede un’espansione notevole nel prossimo decennio.

Conclusioni:

La chirurgia robotica rimane un campo controverso e in evoluzione.

Mentre il presidente della Società italiana di chirurgia, Massimo Carlini, solleva dubbi sulle sue attuali prestazioni e sui costi associati, Dirk Barten,senior vice-president e general manager EU Commercial & Marketing di Intuitive Surgical, enfatizza l’accelerazione e l’entusiasmo nel settore.

È chiaro che ulteriori ricerche e prove scientifiche siano necessarie per valutare l’efficacia, la sicurezza e il valore a lungo termine della chirurgia robotica.

Nel frattempo, l’industria sta lavorando per superare le limitazioni attuali e stabilire una collaborazione più stretta con i chirurghi al fine di favorire l’adozione e il miglioramento della tecnologia.

Sarà interessante osservare come il campo della chirurgia robotica si svilupperà nel prossimo futuro.

Fonte

Accreditamento internazionale per la chirurgia cardiovascolare SANADOR

SANADOR annuncia l'accreditamento internazionale del Centro di Eccellenza in Chirurgia Cardiovascolare Mininvasiva presso l'Ospedale Clinico SANADOR come primo Centro di Eccellenza e Formazione Corcym in Romania.

SANADOR Clinical Hospital

“Siamo orgogliosi di comunicare che il Centro di Eccellenza in Chirurgia Cardiovascolare Mininvasiva dell’Ospedale Clinico SANADOR ha ottenuto l’accreditamento internazionale, un riconoscimento dei nostri sforzi e della dedizione del team di chirurghi cardiovascolari e di tutto il personale medico. Questo risultato conferma che SANADOR Clinical Hospital è all’avanguardia dell’innovazione e dell’eccellenza medica in Romania, offrendo ai nostri pazienti le tecniche più avanzate e i trattamenti minimamente invasivi per le condizioni cardiovascolari”, ha dichiarato il Prof. Dr. Victor Costache, Capo del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare presso l’Ospedale Clinico SANADOR.

Sala operatoria completamente digitalizzata

Il Centro di Eccellenza in Chirurgia Cardiovascolare Mininvasiva presso l’Ospedale Clinico SANADOR offre ai pazienti i trattamenti più moderni, eseguiti da medici altamente qualificati con esperienza e formazione in importanti centri internazionali di eccellenza. Il centro opera nella prima sala operatoria completamente digitalizzata in Romania. Le procedure chirurgiche possono essere eseguite tramite minitoracotomia o chirurgia endoscopica, grazie all’utilizzo di attrezzature endoscopiche 3D e 4K all’avanguardia. Se necessario, gli interventi chirurgici possono essere integrati con procedure di cardiologia interventistica. SANADOR Clinical Hospital è l’unico ospedale in Romania dotato di due angiografi Philips Azurion 7 ad alte prestazioni, che consentono l’esecuzione di procedure endovascolari avanzate, molte delle quali eseguite per la prima volta nel nostro paese presso SANADOR.

Revisori provenienti dall'Italia

Per ottenere questa certificazione, il Centro di Eccellenza in Chirurgia Cardiovascolare Mininvasiva dell’Ospedale Clinico SANADOR è stato sottoposto a rigorose ispezioni da parte di un comitato di revisori provenienti dall’Italia. Durante queste ispezioni sono state valutate attentamente le strutture dell’ospedale e sono state osservate numerose procedure chirurgiche cardiovascolari mininvasive eseguite con successo dal team guidato dal Prof. Dr. Victor Costache. Questo processo di audit ha incluso una valutazione dettagliata della competenza dei chirurghi di SANADOR, della qualità delle prestazioni mediche, dei risultati ottenuti e del livello di soddisfazione dei pazienti.

Rete centri di eccellenza Corcym Academy

“Il nostro ringraziamento va a Corcym Academy per l’opportunità di far parte della sua rete selezionata di centri di eccellenza e formazione nel campo della chirurgia cardiovascolare mininvasiva. Questa collaborazione contribuirà al miglioramento continuo dei nostri servizi, grazie allo scambio di conoscenze ed esperienze con altre istituzioni nel settore della chirurgia cardiovascolare”, ha affermato il Prof. Dr. Victor Costache. Il Centro di Eccellenza in Chirurgia Cardiovascolare Mininvasiva di SANADOR si è distinto negli ultimi anni grazie alla realizzazione di numerose procedure chirurgiche e angiografiche, molte delle quali erano le prime nel nostro paese, a beneficio dei pazienti rumeni.

SANADOR

Fondata nel 2001, SANADOR ha registrato uno sviluppo continuo e attualmente è proprietaria del più grande ospedale clinico multidisciplinare privato del paese. Inoltre, gestisce un centro oncologico completo, cliniche, laboratori di analisi medica e punti di raccolta, nonché strutture di radiologia e imaging medico ad alte prestazioni, tutte situate a Bucarest. SANADOR Clinical Hospital è l’unico ospedale privato che offre una vasta gamma di servizi medici, compresi il pronto soccorso per adulti e pediatrico, 21 linee di emergenza e una flotta di ambulanze propria.

Per saperne di più

Contattaci per informazioni relative ai percorsi di cura in Romania.

Oppure consulta le nostre destinazioni.

Come la realtà aumentata migliora l’esperienza dei pazienti nell’assistenza sanitaria

La realtà aumentata (AR) sta rivoluzionando il settore sanitario e offrendo una serie di vantaggi significativi per i pazienti.

Grazie a questa tecnologia innovativa, i pazienti possono beneficiare di cure più precise, una comprensione approfondita dei trattamenti, diagnosi accurate, gestione personalizzata del dolore e una maggiore partecipazione nella loro cura.

Scopriamo come la realtà aumentata sta cambiando in meglio l’esperienza dei pazienti nell’assistenza sanitaria.

Cure precise e sicure:

L’AR offre ai medici una visione dettagliata e accurata dei pazienti durante le procedure mediche. Ciò consente ai chirurghi di operare con una precisione del 100%, riducendo al minimo il rischio di errori e garantendo cure più precise e sicure per i pazienti.

Comprensione approfondita dei trattamenti:

Grazie alla realtà aumentata, i pazienti possono visualizzare in modo interattivo come funzionano i loro corpi e come una particolare condizione potrebbe influenzare la loro salute. Questa comprensione approfondita aiuta i pazienti a essere più consapevoli delle loro condizioni e a comprendere meglio le opzioni di trattamento disponibili.

Diagnosi tempestive e accurate:

L’AR consente ai medici di effettuare diagnosi più precise e tempestive. I pazienti possono sperimentare in modo interattivo diverse condizioni o sintomi attraverso l’AR, facilitando una descrizione accurata dei loro sintomi al medico. Ciò accelera il processo diagnostico e riduce i ritardi nel trattamento.

Gestione personalizzata del dolore:

La realtà aumentata offre soluzioni innovative per la gestione del dolore. I pazienti possono immergersi in ambienti terapeutici controllati, riducendo il disagio e l’ansia associati al dolore. L’AR può essere utilizzata anche durante la terapia fisica per migliorare l’efficacia del trattamento e promuovere una migliore guarigione.

Partecipazione attiva nella cura:

Attraverso l’AR, i pazienti possono essere attivamente coinvolti nel loro percorso di cura. Possono visualizzare e comprendere meglio le informazioni sulla propria salute, prendere decisioni informate e collaborare con i medici per pianificare il trattamento più adatto alle loro esigenze. Ciò promuove una maggiore partecipazione del paziente e un coinvolgimento attivo nella gestione della propria salute.

Conclusioni:

La realtà aumentata sta portando numerosi vantaggi per i pazienti nell’ambito dell’assistenza sanitaria. Le cure diventano più precise e sicure, i trattamenti sono meglio compresi, le diagnosi sono tempestive e accurate, la gestione del dolore è personalizzata e i pazienti sono coinvolti attivamente nella loro cura. Con i continui progressi nella tecnologia AR, possiamo aspettarci un futuro in cui i pazienti beneficeranno sempre di un’esperienza di cura migliore e più soddisfacente.

Accreditamento Joint Commission di gruppo per Quirónsalud

Logo QuironSalud

Il Gruppo QuironSalud è stato accreditato con il famoso sigillo d'oro della Joint Commission International Enterprise.

Joint Commission

L’organizzazione no-profit Joint Commission International (JCI), nata negli anni ’90, offre servizi di accreditamento sanitario a livello internazionale. E’ attiva in più di 100 paesi, ed il suo obiettivo è migliorare la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure.

L’organizzazione controlla ospedali, sistemi sanitari, ministeri e istituzioni governative, promuovendo rigorosi standard di cura.

Infatti il JCI è l’accreditamento sanitario più prestigioso al mondo, per la sicurezza che fornisce al paziente e per la rigorosa valutazione di tutti i processi assistenziali. 

Joint Commission

Quirónsalud

Avendo ottenuto il sigillo d’oro della Joint Commission International per tutti i suoi ospedali, QuironSalud è il primo gruppo ospedaliero privato al mondo ad aver ottenuto questo accreditamento. E quindi anche in Europa è il primo ente sanitario ad avere questo prestigioso accreditamento.

Il percorso di QuironSalud

La strada per ottenere l’accreditamento è stata lunga, con un grande sforzo di tutto il Gruppo per migliorare la sicurezza e la qualità delle cure, per garantire un ambiente di cura sicuro per il paziente, riducendo i rischi.

Tutto il gruppo QuironSalud promuove la cultura della sicurezza, la standardizzazione dei processi, l’eccellenza nell’assistenza mitigando i rischi associati. 

Questo grazie anche alla trasformazione digitale, che ha liberato i professionisti sanitari da compiti amministrativi, dando più tempo per concentrarsi sulla cura del paziente.

 

 

Il giudizio Joint Commission

Come conclusione, la Commissione ha evidenziato la qualità del modello di gestione, l’eccellenza nell’assistenza medica, l’alta qualificazione dei professionisti, ed anche l’entusiamìsmo della cultura del miglioramento continuo di tutto il Gruppo QuironSalud.

 

Quirónsalud e SEF Surgical European Facilitator srl

SEF svolge un accurata analisi prima di sottoscrivere partnership. Ed è per questo che è orgogliosa di collaborare con il Gruppo Quirónsalud.

Questo risultato conferma la garanzia della scelta da parte di SEF di accesso alle cure per la mobilità sanitaria in Europa solo con clicniche dai migliori standard.

Per approfondire

La salute e tutti i suoi costi

costi salute

Secondo un’indagine di Altroconsumo, nell’ultimo anno otto italiani su dieci hanno avuto problemi nel prenotare una visita o un esame con il nostro SSN.

 

La salute

La salute, si sa, è il bene più preziozo. Ma oltre che prezioso sta diventando anche molto costoso per il cittadino!

Pubblico o Privato

Quando si ha bisogno di una prestazione medica, da una semplice visita ad un esame diagnostico approfondito, il cittadino ricorre sempre più frequentemente a strutture private. E non per poca fiducia nel nostro servizio sanitario pubblico! Ma per il problema delle liste di attesa, che nel privato sono molto brevi, o nulle. Ma certo fanno aumentare i costi per la salute.

Indagine di Altroconsumo

Secondo l’indagine di Altroconsumo, nell’ultimo anno 8 italiani su 10 hanno avuto problemi nel prenotare una visita o un esame diagnostico in tempi brevi.

Una percentuale di circa 60/70%, non potendo attendere troppo, si è rivolto alla sanità privata, pagando la prestazione.

Purtroppo, il 5% di chi è in lista di attesa non si può permettere una visita in sanità privata, ed è costretto ad aspettare i tempi lunghi della sanità pubblica.

I costi nella sanità privata

I costi e le offerte in sanità privata variano da città a città, ma anche da struttura a struttura.

Milano è la città che offre la maggior varietà di prezzi. con una forbice dei prezzi che può arrivare a una differenza del 550%!

Palermo invece è la città più “economica”, e dove mediamente si spende meno per curarsi.

Dopo Milano, le città più care dove curarsi sono Torino, Roma e Firenze.

Le più convenienti, dopo Palermo, sono Genova, Padova e Napoli. 

Un esempio su tutti, la risonanza magnetica alla colonna vertebrale. A Milano si può arrivare a spendere più di 600 euro, anche se il prezzo medio è di 215 euro. A Palermo si può trovare anche a 51 euro.

Le Assicurazioni

Interessante notare che il welfare sanitario si sta diffondendo anche in Italia. Infatti l’80% delle strutture dell’indagine di Altroconsumo è convenzionata con assicurazioni o fondi sanitari.

Per saperne di più

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Il nostro partner Quirónsalud e l’impianto di protesi personalizzata

Quiron

Nell'Ospedale Universitario Sagrat Cor è stata impiantata una protesi di anca personalizzata, in un paziente con malformazione osseo congenita.

Le protesi di anca

Per l’intervento di protesi totale di anca esistono varie tecniche, alcune più tradizionali, come l’accesso posteriore o laterale, altre più innovative, come l’accesso anteriore mininvasivo. Le protesi standard però possono non coprire le esigenze di alcune patologie di anca nei pazienti.

Dr Joan Manuel Burdeus

Il Dr Burdeus è specializzato in chirurgia ortopedica e traumatologia. E’ un esperto di chirurgia protesica per anca e ginocchio, terapie biologiche (cellule staminali) in lesioni cartilaginee.

Ha più di 40 anni di esperienza medica e 25 anni nel campo della traumatologia e oropedia.

 

Protesi Custom Made

Il Dr Burdeus, dopo l’operazione di anca personalizzata, ha così commentato.

“In futuro le protesi CUTOM MADE, o personalizzate, saranno la soluzione per casi speciali, in cui le protesi standard non coprono le esigenze dei pazienti che necessitano di un impianto protesico in articolazioni con alterazioni anatomiche complesse. Offrono vantaggi significativi riproducendo l’anatomia del paziente. Riducono i rischi e facilitano la guarigione per quei pazienti che necessitano un impianto protesico con caratteristiche irriproducibili.”

protesi di anca

 

Quirónsalud e SEF Surgical European Facilitator srl

SEF svolge un accurata analisi prima di sottoscrivere partnership. Ed è per questo che è orgogliosa di collaborare con il Gruppo Quirónsalud.

Questo risultato conferma la garanzia della scelta da parte di SEF di accesso alle cure per la mobilità sanitaria in Europa solo con clicniche dai migliori standard.

Per approfondire

I pazienti non possono più aspettare

i pazienti non possono più aspettare

Un ulteriore rinvio che potrebbe minare il piano di recupero per il 2022 delle prestazioni sanitarie saltate in questi due anni di pandemia.

Nella Legge di Bilancio 2022, già approvata, sono stati stanziati 500 milioni di euro da destinare alle Regioni per il recupero delle liste di attesa .

Accesso ai fondi

Per accedere alla loro quota parte le Regioni avrebbero dovuto presentare al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, entro il 31 gennaio 2022, un piano di recupero. Ma alcune Regioni hanno palesato difficoltà nella realizzazione entro il termine, ed il Ministero della Salute ha concesso una proroga al 24 febbraio.

Nonostante fosse chiaro da novembre la necessità della presentazione del piano da parte delle Regioni, solo alcune sono state in grado di rispettare il termine del 31 gennaio 2022.

  • Molise 
  • Valle d’Aosta
  • Sardegna
  • Liguria
  • Emilia Romagna
  • Provincia di Trento

 

Sospensione delle cure procrastinabili

Questa proroga per i piani di recupero delle prestazioni sospese arriva in un momento particolarmente difficile per i pazienti non covid.

Molte regioni, nel periodo che va da dicembre 2021 a febbraio 2022, hanno interrotto nuovamente le cure programmabili per far fronte, durante il nuovo picco, all’assistenza dei pazienti covid.

Da un’ indagine di Salutequità, alla data del 9 gennaio 2022, erano 17 le Regioni  che avevano applicato rinvii di interventi visite ed esami non urgenti.

I blocchi delle prestazioni avvenuti nei due anni di pandemia hanno accresciuto il fenomeno delle liste di attesa nella prevenzione e nelle cure programmate.

Prevenzione e diagnosi

I dati  diffusi dall’Osservatorio Nazionale Screening, in ambito prevenzione, per il periodo gennaio 2020 maggio 2021, evidenziano una netta riduzione rispetto al 2019.

Dei controlli:

  • per la cervice  – 35,6%
  • per la mammella  -28.5%
  • per il colon retto  -34,3%

e dei ritardi diagnostici per:

  • 3054 lesioni CIN2+
  • 3558 carcinomi mammari
  • 1376 carcinomi colorettali
  • 7763 adenomi avanzati del colon retto

Prestazioni rimandate da recuperare

Per le altre prestazioni rimandate, non essendoci una fonte univoca nazionale, risultano rilevanti i dati per  2021, diffusi sulla stampa, di alcune Regioni.

Ad esempio la Valle D’Aosta, che entro il 31 dicembre 2021 avrebbe dovuto recuperare 1.891 ricoveri elettivi e 11.394 prestazioni di specialistica ambulatoriale e la diagnostica. Invece per i primi il risultato raggiunto è stato di soli 474 (il 25%),  i restanti 1417  dovranno esserne riprogrammati nel 2022. Per la specialistica ambulatoriale e la diagnostica nel 2021 recuperate 4.692 su 11.394, le  restanti 6.702 prestazioni posticipate nel 2022.

In Umbria, secondo la Regione, dovranno trovare spazio 80.000 prestazioni da recuperare nel corso del 2022. 

La Toscana ha numeri più alti, circa 500.000 visite specialistiche e 36 mila interventi chirurgici da recuperare  nello stesso periodo

Tempistiche

É fondamentale che venga rispettata, da tutte le Regioni, la nuova scadenza del 24/02/2022 ed allo stesso tempo anche i Ministeri competenti dovranno essere rapidi nel controllo formale e sostanziale  dei piani.

Considerando che i primi 2 mesi del 2022 sono già trascorsi e quindi il tempo a disposizione è passato da  da 12 a 10 mesi, che potrebbe ancora ridursi con l’eventualità di un nuovo picco dei contagi in autunno, questa finestra sarà sufficiente per il totale recupero ?

Conclusioni

Per concludere un estratto dell’editoriale di Tonino Aceti, Presidente di Salutequità

“Finanziare le misure di recupero non è più sufficiente, bisogna garantire una governance che permetta di centrare velocemente l’obiettivo e di cambiare concretamente lo stato delle cose per i cittadini.

Per questo, si potrebbe applicare al tema del recupero delle liste di attesa il modello utilizzato per le vaccinazioni Covid: sviluppare un cruscotto pubblico per rendere trasparente l’andamento dell’attività di recupero delle liste di attesa e dell’utilizzo delle risorse stanziate da parte delle Regioni.

Così, in modo trasparente, i cittadini potranno farsi velocemente un’idea di come le Istituzioni stiano lavorando per l’esigibilità del loro Diritto alla Salute.

Tutto questo, nella consapevolezza che la vera sfida da vincere è quella di “superare la strategia del recupero delle prestazioni mancate”, attraverso la definizione e l’implementazione di un modello organizzativo del SSN, in particolare della rete ospedaliera, in grado di garantire sempre e per tutti i pazienti la continuità delle cure, senza più alcuna sospensione nei prossimi picchi di contagio.

In caso contrario, chi potrà mettere mano al portafoglio riuscirà ad accedere alle cure in privato, chi non potrà sarà costretto a rimandare o a rinunciare.”

Per saperne di più

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